La magia del ricordo. Francesco Tabusso dipinge la Valle di Susa


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Francesco Tabusso, Funghi di Fontana Barale

Per l’VIII edizione di “Fiabe e boschi. Biennale Francesco Tabusso” a Rubiana in Val Susa, dall’8 al 30 settembre è allestita la rassegna pittorica nata nel 2007 da un’idea del pittore Francesco Tabusso che con gli amici Francesco Casorati, Romano Campagnoli, Giacomo Soffiantino, Tino Aime e altri ancora, ha costituito il primo nucleo della Pinacoteca comunale di Rubiana, che oggi è composta da 55 opere che si sono aggiunte di edizione in edizione grazie alla generosità degli artisti invitati.

L’amore, nutrito dal Maestro nel corso della sua esistenza, verso la montagna e la vita dei campi a contatto con la natura è da ricondursi agli anni della guerra e dello sfollamento a Rubiana, quando la famiglia si trasferì nella casa di campagna della Val di Susa.

La mostra “Fiabe e boschi” si sviluppa anche quest’anno in due sedi espositive: la casa di famiglia in Borgata Gai 21 dove è allestita la mostra “La magia del ricordo. Francesco Tabusso dipinge la Valle di Susa” e la Pinacoteca comunale, rinnovata nell’allestimento dalla scorsa edizione, che ospita la mostra “L’incisione e la grafica d’arte in Piemonte”.

La prima è un’esposizione di circa venticinque opere su carta attraverso cui Tabusso descrive paesaggi e borgate conosciuti da ragazzo e frequentati poi nell’arco di tutta la vita: il passaggio del torrente Messa sull’antica strada di Mompellato, i profili delle cime che conducono alla Fontana Barale, i boschi della frazione Favella, le cime del Caprasio (Roccasella) e del Civrari; il monte Pirchiriano con la Sacra di San Michele e le leggende ad essa legate.

Sempre nelle stanze della villa, è esposta una selezione delle immagini realizzate dal fotografo Renzo Miglio degli affreschi della Madonna della Bassa, il santuario affrescato da Tabusso nel 1995 con l’amica pittrice Germana Albertone.

L’intero allestimento è poi accompagnato dalle pagine di una sorta di diario per immagini dove l’Artista fissava le sue impressioni derivate dalle passeggiate in Valle, dai ricordi degli amici e da quelli delle persone incontrate nel corso dei suoi pellegrinaggi.

La seconda mostra, ambientata nella sala della Pinacoteca comunale dedicata alle mostre temporanee, è incentrata sull’affascinante tecnica dell’incisione, ripercorsa attraverso ventisei opere di alcuni dei più significativi Maestri del Secondo Novecento piemontese e lombardo, per lo più già presenti con i loro lavori nell’esposizione permanente della Pinacoteca. L’allestimento, curato da Marco Marzi, è ulteriormente impreziosito da un dipinto di Francesco Tabusso risalente al periodo giovanile dell’Artista e, nello specifico, a un suo soggiorno a Pavarolo presso la residenza dei Casorati e da un esemplare del “Presepe di Francesco Tabusso”, realizzato in cento esemplari nel 1977.

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