Il Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa della Posta di Trieste dedica ad Alexander Kircher una ricca e articolata mostra visibile fino al prossimo 8 settembre.
Curata da Chiara Simon e dalla collezionista Liliana Pajola, la rassegna porta alla luce il lavoro e le opere di Alexander Kircher, nato a Trieste nel 1867, artista poco conosciuto che innamorato del mare trasferisce nelle sue suggestive vedute di porti e imbarcaderi, la sua passione sublimando così il suo desiderio mancato, causa un problema fisico, poter entrare nella Marina austro-ungarica. Professore all’Accademia d’arte triestina, trasferitosi successivamente in Germania, continuò a dipingere sino alla fine dei suoi giorni. Kircher morirà a Berlino nel 1939. Suo anche il grande affresco che ritrae il porto di Trieste, il grande emporio nel periodo del suo massimo fulgore, al Museo della Scienza e della Tecnica di Vienna. Le sue tele ornano pure alcune sale del municipio di Brema, altre istituzioni di Francoforte e Kiel, di Spalato e Rovigno e di tante altre città europee.
Sono esposte in mostra oltre 200 cartoline originali, di una ventina disegni su cartoncino della collezione Giorgio Petronio, alcuni dei quali appesi nel contiguo Spazio Filatelia di via Galatti, e infine di altri oggetti documenti d’epoca che contribuiscono a inquadrare l’opera di un professionista del pennello assolutamente da riscoprire e valorizzare.
In occasione di questa mostra, Liliana Pajola ha presentato il suo libro “La Marina da guerra Austroungarica nei quadri di Alexander Kircher” (Luglio editore 2018) che inquadra la vita e l’opera dell’artista; per la redazione dei testi contenuti molte informazioni sono state fornite da Peter Teichmann, nipote di Kircher, residente in Germania.