Nella Villa Arbusto, che è anche la sede del Museo Archeologico di Pithaecusae, a Lacco Ameno (NA), sull’isola d’Ischia, è allogata la mostra “Immagini di memoria 1920/1950. La Campania nel paesaggio di Giulio Parisio”, composta da quarantasette scatti che raccontano la Campania in un percorso di sette nuclei fotografici: Napoli, Campi Flegrei, Ischia, Capri, Costiera amalfitana, Salerno e Cilento.
Giulio Parisio (Napoli, 1891 – 1967), che nella sua carriera si è cimentato dalla fotografia di paesaggio alla sperimentazione futurista, da quella industriale alla ricerca sul lavoro contadino, dal ritratto alla foto pubblicitaria, inizia la sua attività fotografica come ricognitore nell’aeronautica militare. Negli anni venti apre il suo studio sotto i portici della chiesa di San Francesco di Paola, sede attuale dell’associazione Archivio Fotografico Parisio, che è anche curatrice di questa mostra.
La mostra fa parte del programma di eventi e iniziative a cura della Scabec Regione Campania dal titolo “Campania by night”, che coinvolge l’intera regione con una programmazione dedicata a Pompei, Ercolano, Paestum, Velia, Minori, Vesuvio, Oplontis, Benevento e da quest’anno anche i siti archeologici di Pontecagnano e Fratte.
Le immagini sono una selezione tra quelle che Parisio presentò negli anni Trenta ad un concorso. Nel 1930 si tenne, infatti, a Napoli l’undicesimo Congresso Geografico Italiano e in quella occasione fu organizzato un concorso fotografico sul paesaggio dell’Italia Meridionale. Giulio Parisio vi partecipò con 325 immagini, scatti intensi e veri e propri capolavori di vedutismo, vincendo il primo premio, che gli valse una medaglia d’oro del Touring Club Italiano, una targa della Società Geografica Italiana, un premio in denaro di mille lire e una coppa del Consiglio Provinciale dell’Economia di Napoli.