Universi Immaginari, dalla Pop Art alle nuove tendenze


Stampa
Fino al 18 settembre, la Sezione Arti Visive del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, diretta da Giuseppe La Motta, propone la mostra “Universo Immaginario, dalla Pop Art alle nuove tendenze”, realizzata a cura di Laura Scaringella, in collaborazione con la Hafnia Foundation (Cina), Ars Majer Contemporanea (Argentina) e Tibaldi Arte Contemporanea (Roma).

Espongono gli artisti: Mirta Gontad e Anatole Saderman (Argentina), Moises Santos, Roberto Tibaldi e Jairo Valtati (Brasile); Ma Lin e Qin Jian (Cina); Joachim K. Silue (Costa d’Avorio); Hannu Palosuo, Tuomo Roselund (ROP) (Finlandia); Alex Caminiti, Primarosa Cesarini Sforza, Antonella Cinelli, Fabio D’Antoni, Roberta Dallara, Desiderio, Stefania Fabrizi, Alex Folla, Gennaro Garresi, Renato Guttuso, Alessandra Lanese, Giuseppe Mazzullo, Sonia Viccaro, Francesca Tulli (Italia); Xavier Bueno (Spagna) Gimaka (Senegal); Stevens Vaughn e Andy Warhol (USA); Sara Baxter (Regno Unito).

L’artista moderno va sempre più spesso oltre l’apparenza, al di là dell’oggetto del suo racconto, creando una contrapposizione tra le riflessioni di colui che lo ha ideato e le emozioni di chi lo sta guardando. Gestendo una situazione in cui le energie della creazione creano una specie di memoria ormai persa nel tempo che è stato o a volte nel tempo che sarà. Cosa è cambiato in colui che lo ha pensato e cosa cambierà in colui che lo osserverà, perché chi guarda questo “Universo immaginario” scopre un continuo divenire all’azione e del pensiero: guarda oltre l’oggetto e il colore, nel ricordo dei suoi pensieri, che si alleggeriscono del superfluo verso una presa di coscienza; cosa c’è dietro una pennellata, uno scatto fotografico, dietro la scelta di un soggetto figurativo e astratto, del colore e della luce, una riflessione su se stessi; sulla materia, sull’arte; sulla propria gioia e sul proprio dolore o sull’umanità intera. Forse c’è solo un gioco di sorte e attenzione su ciò che ci sembra meno importante al momento, ma che ha pari dignità e importanza in quanto esiste come oggetto, forma o pensiero.

La mostra presenta quindi una selezione di lavori, dove le varie tecniche dell’espressione contemporanea sono portate a dare risalto all’oggetto e alla sua rappresentazione nell’ambito di qualcosa che si trasforma per l’artista in pura fantasia.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *