Da domani, 14 luglio e fino al 7 ottobre, al Museo Civico Pinacoteca Crociani di Montepulciano (Siena), è allestita la mostra “Montepulciano e la Città Eterna. Paesaggi e vedute dall’estetica del Grand Tour alla metà del XX secolo”, che mette a confronto due città, nell’immagine che di esse hanno trasmesso protagonisti e comprimari del Grand Tour.
Le città sono quella di Montepulciano, dove è proposta la mostra, l’altra la meta privilegiata dei viaggiatori europei, ovvero Roma.
Il periodo è prevalentemente quello dell’Ottocento, dai suoi albori, sino al suo trasbordare nel secolo successivo. L’ultimo, grande periodo di un fenomeno che aveva avuto, soprattutto nel Settecento, uno dei suoi momenti epici, come già ampiamente documentato da molte importanti mostre sul Vedutismo.
La mostra è curata da Roberto Longi, con la collaborazione di Renato Mammucari e Fabrizio Nevola ed è organizzata dal Comune di Montepulciano.
Sono oltre cento opere tra oli, disegni, acquerelli, incisioni. Tutte vedute delle due città o dell’ambiente agreste che all’epoca le circondava e spesso compenetrava.
Se per alcuni dipinti a prevalere è l’interesse documentario, molti altri spiccano anche per il livello artistico. In mostra sono esposti lavori di Carlo Labruzzi, Michelangelo Pacetti, Giulio Aristide Sartorio, Luigi Petrassi, Ranieri Rossi e opere di Ettore Roesler Franz, il “principe degli acquarellisti romani”.
Ma per certi versi ancora più interessanti risultano essere le vedute che di Roma, e di questa parte di terra senese, propongono artisti stranieri, per i quali il Gran Tour ha significato un vero cambio di paradigma. Quali lo spagnolo Juan Gimenez Martin, l’inglese Samuel Prout, il bavarese Karl Lindemann-Frommel, lo svizzero Salomon Corrodi, altro grande acquarellista che eseguì numerose vedute per lo zar Nicola I e la regina Vittoria.
Accanto ai dipinti la mostra propone una selezione di altri materiali che, portati dal servitore, accompagnavano il “Tourista” nel suo lungo percorso. Testimonianze di un‘epoca e di uno stile di vita: dallo scrittoio da viaggio, ai calamai portatili, alle farmacie da viaggio, indispensabili in tempi di malaria, agli utensili per organizzare, strada facendo, un ottimo spuntino, lo stira cravatte, il portagioielli e il porta fragranze, ma anche il pesa sterline, le scacchiere da viaggio da estrarre dai bagagli per rendere meno monotone le serate nelle locande. Poi gli immancabili bastoni da viaggio che all’occorrenza potevano trasformarsi in una efficace arma di difesa o preservare una corroborante e segreta riserva di fine liquore. Poi bussole e compassi. Infine l’ultima sezione della mostra, non meno affascinante: gli strumenti da lavoro dell’artista in viaggio: dalle scatole per i colori a olio a quelle per l’acquerello, dalle tavolozze ai materiali per le tecniche grafiche, dagli album da disegno alle cartelle porta lavori.
Che il Grand Tour venisse programmato con molta cognizione di causa lo confermano le edizioni del Baedekers Central Italy, con tanto di piante, e le molte, diversissime “guide” d’Italia e di Roma che recano anche firme illustri come quella di Charles Dickens o di Johann Wolfgang von Goethe.
La mostra si inserisce in ben due Progetti portati avanti dalla Pinacoteca Crociani. L’uno intitolato “Riflessioni di paesaggio”, che ha preso avvio nel 2010 con una mostra sui Macchiaioli, il secondo dedicato all’emersione di Collezioni Private. Come avviene per questa mostra che attinge, in modo ampio, da due notevoli Collezioni romane, e da numerose collezioni private poliziane con opere mai prima esposte al pubblico.
Con il Comune di Montepulciano, titolare dell’iniziativa, collaborano alla Mostra la Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte, la Fondazione Musei Senesi, Vernice Progetti Culturali, la Pro Loco di Montepulciano e l’Università Telematica Pegaso – Sede di Montepulciano.