Orna Ben-Ami. Entire life in a Package


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Orna Ben-Ami, Trascinare, 2016

La Tavola Rotonda programmata per oggi sul tema “Flussi migratori: uno sguardo sui profili giudiziari”, moderata da Francesco Ferroni al Museo di Casa Romei di Ferrara, inaugura anche la mostra personale dedicata a Orna Ben-Ami (Israele, 1953) e intitolata “Entire life in a Package”, realizzata a cura di Ermanno Tedeschi ed esposta al pubblico fino al 10 settembre.

La mostra è organizzata dall’Associazione Culturale Umanità, dall’Associazione ACRIBIA e dal Polo Museale dell’Emilia-Romagna ed è patrocinata dal Comune di Ferrara, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dall’Università di Ferrara, dall’Ambasciata Israeliana in Italia e dal MEIS – Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah.

In mostra sono esposte 23 opere con le quali l’artista affronta un tema delicato, lo stesso del dibattito, ossia l’indagine sul fenomeno delle migrazioni che, ieri come oggi, è oggetto di discussione, di confronto, di sofferenza e di cambiamento.

La valigia è l’elemento centrale della rassegna e del lavoro dell’artista che modula le sue sculture metalliche fondendole e sovrapponendole a foto di migrazioni dei fotoreporters della Reuters così come a istantanee d’epoca post bellica.

Ci sono sculture fuse, a dimensione reale, dell’umile brandina con il materasso arrotolato, la panchina con una povera coperta sotto la quale si intuisce la forma di un corpo.

La sede stessa ha un legame col tema che travalica i secoli: il Museo di Casa Romei si apre nuovamente al racconto di storie di folle e di migrazioni per ricordare come in passato sia stato anche un ricovero di persone indigenti. Già nel 1872 infatti, a seguito dell’alluvione del Reno, diverse famiglie sfollate dai territori devastati furono ospitate nella dimora quattrocentesca.

Il percorso si snoda tra le sale del museo in una inedita sincronia di contenuti e di suggestioni, che coinvolge la scultura del ferrarese Alfonso Lombardi (1487-1536) raffigurante San Nicola da Tolentino la cui protezione è tradizionalmente invocata per gli naufraghi, i carcerati e per le anime del Purgatorio.

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