Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari


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Gaudenzio Ferrari – Storie della vita di Gesù, 1513- Chiesa Santa Maria delle Grazie, Varallo Sesia (VC) – Foto Mauro Magliani, Barbara Piovan, Marco Furio Magliani

Finalmente una grande mostra su Gaudenzio Ferrari, un artista che nel Cinquecento venne ritenuto da Giovanni Paolo Lomazzo – insieme a Mantegna, Michelangelo, Polidoro da Caravaggio, Leonardo, Raffaello e Tiziano – uno dei sette “Governatori” nel “Tempio della Pittura”.

“Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari” coinvolgerà, dal 23 marzo al 1 luglio 2018, tre città del Piemonte – Novara (Broletto), Vercelli (L’Arca) e Varallo Sesia (Pinacoteca e Sacro Monte) – estendendosi, al di là delle sedi espositive, in chiese ed edifici delle città e del territorio, dove sono presenti affreschi e altre opere del Maestro.
Per la sede di Varallo è prevista la proroga fino al 16 settembre 2018.

“Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari” è un progetto promosso e sostenuto dall’Assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Piemonte, con il sostegno di Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT e la partnership di Intesa Sanpaolo.
L’esposizione è curata da Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa con la supervisione di Gianni Romano, a lungo Soprintendente del Piemonte, professore emerito dell’Università di Torino e massimo specialista dell’artista.
L’organizzazione è affidata all’Associazione Abbonamento Musei.it insieme al Comune e Pinacoteca di Varallo e ai Comuni di Novara e Vercelli.

“Questa mostra rappresenta una delle maggiori operazioni culturali promosse dalla Regione Piemonte negli ultimi anni – dichiara Antonella Parigi, assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte. Un’esposizione di valore, capace di riunire l’opera di un grande artista e di creare nuovi contenuti, e che potrà valorizzare un territorio ricco di un importante patrimonio storico e artistico. Questa esposizione ha saputo inoltre coinvolgere alcune realtà eccellenti del nostro territorio, come L’Associazione Abbonamento Musei.it e il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” – aggiunge l’Assessore Parigi – mettendo a sistema enti pubblici e privati, in un virtuoso esempio di collaborazione.”

“Il percorso di Gaudenzio Ferrari, nonostante gli studi passati e recenti, è ancora ricco di incognite”, affermano i curatori. “Un’esposizione ampia delle sue opere permetterà di scandire meglio cronologicamente la sua carriera, di risolvere alcuni problemi di autografia e di ottenere nuove informazioni sulle modalità di lavoro di Gaudenzio. Nella mostra non saranno presenti solo sue opere ma anche dei suoi contemporanei: sia degli artisti che per lui sono stati importanti come Leonardo e Perugino, sia di chi sulla sua lezione si è formato”.

A concedere le opere di Gaudenzio e degli artisti “di confronto” sono istituzioni territoriali quali la Diocesi di Novara, la Galleria Sabauda, il Museo Civico d’Arte Antica e l’Accademia Albertina di Torino ed importanti musei italiani e stranieri. Tra questi ultimi il Louvre, il Ringling Museum of Art di Sarasota, lo Städel Museum di Francoforte, il Szépművészeti Múzeum di Budapest, oltre che storiche collezioni private.

Nelle tre sedi – da intendere come altrettanti atti di un’unica manifestazione – il pubblico potrà ammirare quasi un centinaio di dipinti, sculture e disegni.
In ciascuna sezione saranno presentate, in ordine cronologico, le opere di Gaudenzio, dei suoi contemporanei e dei suoi seguaci. A Varallo sarà affrontato il primo tratto della carriera dell’artista: dagli anni di formazione alle prove del Sacro Monte; a Vercelli la stagione della maturità; a Novara gli anni estremi, dove il pittore è soprattutto attivo sulla scena milanese tra la marea montante del Manierismo.
A integrare il percorso espositivo saranno le “opere immobili” presenti nelle diverse aree territoriali: i cicli di affreschi e le statue, opportunamente valorizzati in loco, riuniti a comporre un unico catalogo.
Il volume, edito da Officina Libraria, sarà arricchito dalle immagini appositamente realizzate da Mauro Magliani. Nel catalogo sarà compreso un elenco ragionato, curato da Roberto Cara, di tutti i documenti noti su Gaudenzio.

Le novità de “Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari” non saranno solo scientifiche, legate alla più puntuale conoscenza di un artista tra i maggiori del XVI secolo. Molti sono infatti gli aspetti innovativi del progetto. Innanzitutto il forte coinvolgimento, accanto ai curatori, di giovani studiosi, usciti dalle Università piemontesi e lombarde. Poi la particolare attenzione ai diversi pubblici, grazie anche alla grande cura riservata alla didattica, sia nelle sedi espositive che online, aspetto per cui è stato coinvolto il Dipartimento Architettura e Design del Politecnico di Torino. Per i più piccoli, ad esempio, la mostra sarà “A dimensione famiglia” consentendole di fregiarsi del marchio “Nati con la Cultura”.
Si è inoltre scelto di garantire al visitatore di ciascuna sede un’esperienza completa sull’artista, in modo che anche la fruizione di una sola, possa comunque risultare significativa.
Speciali pacchetti permetteranno, a chi è interessato, una fruizione “slow” della mostra valorizzando le molte opportunità di visita e conoscenza che il territorio offre, valorizzando gli itinerari sul patrimonio gaudenziano a Vercelli e Novara, grazie al supporto offerto dalla Consulta per i beni ecclesiastici del Piemonte e dalla rete dei musei e dei beni culturali.

Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo, afferma che “Per la Compagnia la mostra rappresenta l’occasione per far scoprire all’ampio pubblico la grandezza di Gaudenzio Ferrari, pittore piemontese la cui parabola artistica non è ancora stata indagata adeguatamente. Ne verrà scandita la carriera attraverso tre tappe corredate di apparati didattici e collegate da un percorso espositivo immediatamente comprensibile in forte connessione con il territorio, in primis con i Sacri Monti, a cui la nostra fondazione ha destinato negli anni quasi 2 milioni”.
“Per la Compagnia – sottolinea il Presidente Profumo – ricadute fondamentali e durature dell’evento sono la proposta nei luoghi gaudenziani di itinerari ad hoc e replicabili e il recupero di numerose delle tele e tavole presentate”.
Da parte sua, Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia, ribadisce che “La Fondazione CRT ha garantito il proprio contributo alla mostra ‘Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari’, dedicata a uno degli artisti italiani più importanti del Cinquecento, ritenendola strategica per la valorizzazione del territorio: un’occasione per dare unitarietà a un importante patrimonio artistico e culturale, dal forte richiamo turistico”.

Insomma un grande progetto di “rete” culturale che unisce una grande mostra all’arte, architettura, ambiente, tradizioni dei territori in essa coinvolti.

Informazioni e prenotazioni: www.gaudenzioferrari.it

Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499 info@studioesseci.net www.studioesseci.net

 

Da Varallo parte il primo tempo della mostra, radicato nella cultura tardo quattrocentesca. Il percorso comprende il patrimonio artistico lasciato dall’artista in città al Sacro Monte di Varallo, nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, nella Collegiata di San Gaudenzio e nella Cappella della Madonna di Loreto.

La mostra continua con la sezione ospitata a Vercelli, dove viene sviluppata la stagione della maturità di Gaudenzio. Il percorso in città prosegue con le opere dell’artista presenti nella Chiesa di San Cristoforo: la Pala della Madonna degli Aranci, le tele dedicate agli evangelisti e il ciclo di affreschi che la decorano.

A Novara, nella terza sezione della mostra, sono raccontati gli anni estremi dell’attività dell’artista, tra la marea montante del Manierismo. In città si possono ammirare le opere dell’artista nella Basilica di San Gaudenzio e nella Cattedrale di Santa Maria Assunta.

La mostra è l’occasione per scoprire la grandezza di un maestro assoluto del Rinascimento dal linguaggio semplice, teatrale e devozionale, contraddistinto da una forte emotività religiosa capace di raccontare e far capire il messaggio ecclesiale con uno stile inconfondibile e che ha lasciato sul territorio piemontese la parte più importante della sua produzione artistica.

Riscoprire i luoghi simbolo dell’attività di Gaudenzio Ferrari è senza dubbio un’esperienza imperdibile che permette di coniugare arte, storia e territorio partendo dalle opere inamovibili che si trovano presso le Chiese, le Cappelle, le Basiliche e i Santuari del vercellese e del novarese, fino alle opere presenti nelle tre sezioni della mostra allestite a Varallo, Vercelli, Novara, che segnano un’excursus cronologico dell’opera di Gaudenzio. Considerato il maggiore esponente della scuola pittorica piemontese del Cinquecento, Gaudenzio si distingue per lo stile originalissimo e raffinato, frutto non solo della sua formazione in Lombardia ma anche in Italia centrale, culla delle nuove correnti rinascimentali.

Il percorso di mostra racconta i capitoli della vita dell’artista in connessione con i luoghi in cui si tiene l’esposizione tramite opere presenti in loco e richieste in prestito a musei italiani (tra i quali la Pinacoteca di Brera, Musei Reali di Torino, Museo Civico d’Arte Antica di Palazzo Madama), a chiese del territorio piemontese e lombardo, a musei stranieri (tra i quali il Louvre, la National Gallery, il Ringling Museum of Art di Sarasota, la National Gallery di Londra, il Musée des Beaux-Arts di Lione, dallo Städel Museum di Francoforte, dal Szepmuveszert Muzeum di Budapest) e a prestigiose collezioni private italiane.

A Varallo viene affrontato il primo tratto della carriera dell’artista, dagli anni di formazione alle prove del Sacro Monte, a Vercelli la stagione della maturità e a Novara gli anni estremi, tra la marea montante del Manierismo.

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