Disturbances /Scompigli


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Amedeo Sanzone, Immanenze, 2017, Acrilico su lexa, cm 80×110, HD

L’Associazione culturale ART1307 presenta nella propria sede di Napoli, Villa di Donato, la doppia personale degli artisti Brad Howe e Amedeo Sanzone, da oggi, 16 marzo fino al 15 aprile.

L’esposizione è realizzata a cura di Cynthia Penna e mette in evidenza l’equilibrio sulle contraddizioni della forma e dello spazio e sui punti di congiunzione che spesso si ritrovano proprio in tali contraddizioni.

Si tratta di un dialogo insolito quello che si intesse in questa occasione fra due artisti con tante evidenti differenze culturali, geografiche ed espressive: le opere di Brad Howe, che ben rappresentano un minimalismo ultracontemporaneo e profondamente americano, si confrontano con quelle di Amedeo Sanzone, napoletano “verace” e pioniere di una inedita “geometria emozionale”, con cui l’artista americano condivide il minimalismo ma non il percorso attraverso cui a tale minimalismo è approdato.

Brad Howe, californiano di Los Angeles, opera attraverso la scultura in  acciaio dipinto che va ad interagire con lo spazio circostante; lavori tridimensionali che si introducono nello spazio e dialogano con esso in termini di rapporti spaziali, proporzioni, masse, colore, ombre, e proiezioni.

Sono opere plastiche, di un plasticismo tutto contemporaneo, spigoloso o morbido a seconda del caso che prende spunti e si riallaccia alla tradizione americana del ‘900 da Alexander Calder alla POP art. La lezione del minimalismo americano è stata accolta e assorbita in pieno dall’artista che edulcora la rigidità della forma geometrica allo stato puro attraverso colorazioni bizzarre e insolite; con esse Howe introduce un discorso sul colore che spazia dal POP americano di metà ‘900, ai colori primari, fino alle colorazioni tenui, ai mezzi toni che rammentano a noi Europei e Italiani in particolare, nei rosa, nei pallidi verdi e nei turchesi addirittura una certa pittura rinascimentale veneta.

Amedeo Sanzone, napoletano di origine e impianto culturale, è figlio della tradizione pittorica napoletana e da quelle scene di paesaggio o di genere parte per un percorso personale che lo conduce, attraverso scarnificazione e sottrazione, verso un minimalismo totale e l’azzeramento di qualsiasi elemento che non riguardi meramente la base strutturale dell’opera stessa.

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