La mostra ripercorre la storia di pittura e sperimentazione dell’artista nuorese, attraverso un nuovo allestimento creativo e dal forte impatto estetico, curato da Paola Mura, direttrice dei Musei Civici.
Apre la mostra, all’ingresso del Palazzo di Città, la riproduzione esemplificativa in grande formato di una matrice, che introduce il tema portante dell’intera esposizione: il rapporto fra la matrice in polistirolo, opera d’arte essa stessa, e il segno della produzione dell’artista.
Le matrici, per la prima volta esposte al pubblico, e le opere raccontano per immagini la “Saga del Nuragico”, nucleo intorno a cui si articola l’intera mostra. Il protagonista indiscusso è il guerriero, ispirato ai bronzetti nuragici e interpretato in chiave anticlassica e contemporanea. La presenza nella retrospettiva della statuetta nuragica “Guerriero a quattro occhi e a quattro braccia” (secc. X – VIII a.C.), rinvenuto a Teti, eccezionalmente in prestito dal Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, sottolinea lo stretto legame tra il mondo dell’archeologia e la produzione artistica di Nonnis.
Per l’occasione, l’Archeologico ospiterà alcune opere rappresentative della produzione dell’artista a testimonianza del dialogo e della collaborazione tra le istituzioni museali presenti in città.
Completano il percorso dell’antologica, dislocato sui quattro piani del Museo, le prime sperimentazioni, i Vasi di fiori e la serie delle Crocifissioni di cui una di grande formato, proveniente dalla Collezione Marini, dialoga con le opere di Maria Lai e Pinuccio Sciola nella sala dedicata al Sacro.
Arricchiscono il percorso espositivo due documentari realizzati per la mostra. Il primo, a cura di Cecilia Nonnis, con la regia di Giovanni Columbu, dal titolo “Il segno e il mito”, si avvale dei preziosi ricordi della figlia e delle parole del professore Placido Cherchi, per narrare con le immagini la vita breve ma incredibilmente creativa dell’artista.
Nel secondo video-intervista, lo storico dell’arte Giorgio Pellegrini, già curatore della mostra sul Maestro del 1994, ricostruisce i temi e le tappe dell’artista-guerriero.
In dialogo con la mostra di Giovanni Nonnis negli ambienti del primo sotto piano, sono esposte alcune incisioni della Collezione Valle e in una sala appositamente predisposta per l’occasione si svolgeranno i laboratori di incisione condotti dall’Associazione Casa Falconieri.