Robert Wilson for Villa Panza. Tales


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Lady Gaga, mademoiselle Caroline Rivière, 2013 © RW work

Alla Villa Panza di Varese, fino al 15 ottobre prossimo il FAI, Fondo Ambiente Italiano presenta la mostra “Robert Wilson for Villa Panza. Tales”, realizzata a cura di Noah Khoshbin, curatore dei progetti espositivi dello Studio Wilson, e di Anna Bernardini, direttore di Villa Panza e con i patrocini del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, della Regione Lombardia, della Provincia di Varese, del Comune di Varese.

La mostra si snoda all’interno della villa e del suo parco con una selezione di Video Portraits e un’installazione site specific “A House for Giuseppe Panza”, opera che entrerà a far parte della collezione permanente della Villa. Nelle opere esposte, così come nel carattere della collezione di Villa Panza, emerge un continuo confronto tra il mondo classico e quello contemporaneo, una tensione in grado di far dialogare differenti epoche, accompagnata da una profonda sensibilità per la luce e per il tempo interiore. La poetica di Wilson aderisce perfettamente alla ricerca compiuta da Giuseppe Panza di Biumo nell’elaborare sia temi individuali, legati al rapporto corpo-psiche, che universali, ripensati secondo un canone estetico che trasforma i grandi interrogativi etici in visioni perfette.

All’interno della casa, Wilson ha creato un tableau vivant, accompagnato dalla registrazione audio di alcuni versi di Rainer Maria Rilke, recitati dallo stesso Wilson e tratti dalle “Lettere a un giovane poeta” (1929).

Nelle sale della Villa sono collocati i Video Portraits che sono macchine tattili in lenta mutazione, che amplificano le potenzialità narrative del ritratto avvicinandolo al racconto cinematografico, senza perdere la fissità che caratterizza il ritratto pittorico. Questi video ritraggono esemplari del mondo animale e personaggi delle arti e dello spettacolo, tra cui spiccano i Portraits di Lady Gaga: un progetto realizzato nel 2013, presentato al museo del Louvre e mai esposto finora in Italia. A Villa Panza occupano l’ala sud del primo piano e si rifanno a tre capolavori: il ritratto di “Mademoiselle Caroline Rivière” (1806) di Jean Auguste Dominique Ingres, “La morte di Marat” (1793) di Jacques-Louis David e la “Testa di San Giovanni Battista” (1507) di Andrea Solari. L’opera Flying, che chiude il ciclo di Lady Gaga, ha invece un carattere più contemporaneo pur essendo ispirato all’antica pratica giapponese dello shibari.

Sono inoltre esposti: il Portrait ispirato alla lezione di anatomia di Rembrandt; Gao Xingjian, primo cinese Nobel per la Letteratura; Brad Pitt, immobile su uno scenario notturno mentre viene colto da un’intensa pioggia che bagna il suo corpo seminudo; Roberto Bolle, protagonista di un omaggio alla bellezza; Renée Fleming, il cui corpo è immerso in un bagliore abbagliante; Isabella Rossellini che indossa i panni e i colori, acidi e pop, di una protagonista della letteratura manga.

Infine, tra gli animali, la famiglia di 23 gufi della neve che compongono KOOL; Ivory, la pantera nera immersa nell’oscurità che scruta attraverso la cinepresa accompagnata dalla voce dell’artista che recita un testo liberamente ispirato all’Amleto.

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