Per gli spazi espositivi delle Project Rooms presso la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, Luca Massimo Barbero cura la mostra-dossier “Picasso. Sulla spiaggia”, appena inaugurata e che rimarrà aperta fino al 7 gennaio prossimo.
La mostra è composta da una selezione unica e raffinatissima di opere, tre dipinti, dieci disegni realizzati da Pablo Picasso tra febbraio e dicembre del 1937 e una scultura, esposte insieme per la prima volta, che tracciano i collegamenti dell’artista con quel Mediterraneo che ha avuto un ruolo così importante nella sua carriera: dalle radici in Spagna, alla vita in Francia, alle relazioni con artisti e forme d’arte che avevano nel Mediterraneo un punto di riferimento. Nata dalla collaborazione con il Musée Picasso di Parigi, la mostra si snoda attorno a una delle tele più amate da Peggy Guggenheim, il dipinto “Sulla spiaggia” (La Baignade), appartenente oggi al museo veneziano.
Assieme al citato dipinto, di proprietà della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, il secondo dipinto esposto è “Femme assise sur la plage”, proveniente dalle collezioni del Musée des Beaux Arts de Lyon, mentre la grande scultura “Grande Baigneuse au livre” è stata concessa dal Musée Picasso di Parigi, dal quale provengono anche alcuni disegni in mostra.
L’esposizione rientra nell’intenso programma di seminari, pubblicazioni, studi ed esposizioni legato al progetto triennale Picasso-Méditerranée, promosso dal Musée national Picasso-Paris. Più di sessanta istituzioni hanno immaginato una serie di mostre sull’opera “ostinatamente mediterranea” di Pablo Picasso al fine di celebrare la sua arte e questo suo legame con la cultura del Mediterraneo.
La mostra “Picasso. Sulla spiaggia” è accompagnata da una pubblicazione, in italiano-inglese, con un ampio saggio del curatore Barbero sul tema ricorrente della spiaggia nelle opere di Picasso e sul rapporto dell’artista con il Mediterraneo mentre il programma espositivo della Collezione Peggy Guggenheim è sostenuto dagli Institutional Patrons – EFG, Lavazza, e Regione del Veneto, da Guggenheim Intrapresæ e dal Comitato Consultivo del museo e i progetti educativi correlati all’esposizione sono realizzati grazie alla Fondazione Araldi Guinetti, Vaduz.