Dal 15 luglio al 5 novembre, in ambito alla rassegna “Corto Circuito. Dialogo tra i secoli”, al Centro Culturale Candiani di Mestre (Venezia) è ospitata la mostra “Attorno alla Pop Art nella Sonnabend Collection” con opere di Johns, Rauschenberg, Warhol, Lichtenstein, Koons.
La mostra è promossa dal Muve, Fondazione Musei Civici di Venezia e prodotta in collaborazione con The Sonnabend Collection Foundation, su un progetto di Gabriella Belli e a cura di Antonio Homem.
Attraverso un nucleo di oltre quaranta capolavori provenienti dalla Collezione Sonnabend, la mostra ripercorre gli straordinari anni Sessanta, anni in cui in America, diventata il centro della produzione culturale e artistica mondiale, si afferma un nuovo modo di concepire l’opera d’arte, che si misura con la nascente cultura di massa e i nuovi media. Proprio negli Stati Uniti nasce infatti uno dei movimenti che diventeranno tra i più persistenti nell’immaginario del XX secolo, la Pop Art appunto, dissacratoria e ironica, ma anche caustica e critica verso quella nuova società, già allora schiava dell’industria dei consumi, inebriata da quella omologazione che nel corso degli ultimi decenni del XX secolo sarà prologo alla società globale dei nostri tempi. Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Jasper Johns, Jim Dine, Tom Wesselmann, Robert Rauschenberg e molti altri autori saranno in mostra conopere-icone come la serie delle Campbell’s Soup o la Jackie Kennedy di Warhol, la bellissima Little Aloha di Lichtenstein o, ancora, i celeberrimi Combine Paintings di Rauschenberg e il mitico Number 8 di Johns.
La storia della raccolta Sonnabend è una delle più affascinanti vicende collezionistiche del XX secolo. Quando, nel novembre 1962, Ileana e Michael Sonnabend aprono la loro galleria a Parigi, il desiderio che li muove è quello di presentare al pubblico europeo i giovani artisti americani. Dal lavoro di Jasper Johns e Robert Rauschenberg prende avvio una nuova generazione di autori come Warhol, Lichtenstein, Oldenburg, Rosenquist e Wesselmann, tutti presentati nella galleria parigina. Il loro successo viene presto riconosciuto alla Biennale di Venezia, quando nel 1964 Rauschenberg riceve il primo premio per la pittura. I maestri della corrente pop sono presentati a Mestre insieme ad artisti loro contemporanei europei, tra cui Pistoletto, Arman, Christo e Mario Schifano, e ad autori di una generazione successiva, come Jeff Koons e Haim Steinbach, che riprendono la Pop Art con un approccio concettuale.