Capanno al mare in blu verbale. Marco Nereo Rotelli


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Marco Nereo Rotelli

Dal 1 luglio al 4 settembre, a Villa Bertelli di Forte dei Marmi (LU), espone Marco Nereo Rotelli con la mostra “Capanno al mare in blu verbale”, a cura di Guido Andrea Pautasso e organizzata dall’associazione culturale Art Project, con catalogo Edizioni Franche Tirature).

Il titolo della mostra è stato ispirato dalla poetica di Carlo Carrà ed in particolare dalla serie di tele intitolate “Capanni al mare”. Rotelli ha preso possesso della forza del colore blu con cui erano dipinti alcuni di quei capanni, lo ha reso attuale, moderno, vivo, palpitante e lo ha posto al centro del suo agire artistico. Non a caso molte opere dell’artista sono dedicate al mare, al tema della luce e alla ricerca dell’Assoluto: il blu profondo, l’azzurro e il bianco non si affermano soltanto in quanto colori od insiemi cromatici raccolti dall’artista sulla tela, bensì rappresentano densità di pensiero e di emozioni, si fanno concetto ed espressione intellettuale dell’essere, quasi il dipingere fosse la ricerca di un punto di tangenza con il mistero che vive nell’Arte.

Con “Capanno al mare in blu verbale” Rotelli spinge lo spettatore ad immergersi nella sua Arte, oltre i confini della pittura, a vivere le sue installazioni luminose, le sue superfici specchianti, le sue fotopitture, i suoi grafo-poemi e le sue giare della poesia, le opere costruiti con i versi dei poeti più famosi del mondo e con parole e simboli prelevati da civiltà primeve e popoli primitivi, per scavare nel profondo e per riportare alla luce, il segreto, l’essenza pura dell’Arte stessa.

In nome di un costante desiderio di sperimentare in Arte, Rotelli cmette letteralmente a soqquadro il sistema formale dell’arte tradizionale dando vita ad operazioni, non agendo con la materia ma intervenendo attraverso combinazioni di materiali. Le sue cre-azioni solidificano pensieri e poesie che, attraverso l’ibridazione dei linguaggi artistici, danno vita a quadri e installazioni che a loro volta si affermano come un vero «spazio di libertà», come luoghi magici, come superfici interattive e pulsanti, realtà artistiche che trovano la loro ragione di essere negli spazi straordinari della Villa Bertelli, capitale culturale della Versilia.

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