Il Comune di Milano, Cultura, Direzione Musei Storici, promuove e organizzata la mostra “Obiettivo Milano. 200 fotoritratti dall’archivio di Maria Mulas”, in collaborazione con l’associazione Memoria & Progetto, a cura di Maria Canella e Andrea Tomasetig con Antonella Scaramuzzino e Clara Melchiorre.
Si tratta di uno spaccato di storia milanese dagli anni Settanta ad oggi, in un racconto fatto di personaggi, volti ed espressioni, che è possibile visitare fino al 6 settembre presso Palazzo Morando di Milano.
L’esposizione si inserisce nel palinsesto della Milano Photo Week in programma dal 5 all’11 giugno: una settimana di mostre, incontri, visite guidate, laboratori, progetti editoriali, opening o finissage, proiezioni urbane dedicati alla fotografia.
Maria Mulas è considerata una tra le più importanti fotografe italiane riconosciuta a livello internazionale che con la sua macchina fotografica ha saputo immortalare il mondo, dalle architetture ai personaggi dell’entourage artistico e culturale. Schiettezza, empatia e verità del soggetto sono i ‘cardini’ su cui si muove la sua ricerca.
Fra le numerose personalità italiane e internazionali immortalate da Maria Mulas si annoverano per il mondo dell’arte Marina Abramovic, Salvatore Ala, Louise Bourgeois, Alik Cavaliere, Jonh Cage, Christo, Francesco Clemente, Philippe Daverio, Gillo Dorfles, Gilbert & George, Keith Haring, Alexander Iolas, Anish Kapoor, Jannis Kounellis, Mario Merz, Gina Pane, Andy Warhol, accanto a protagonisti indiscussi dell’architettura e del design quali Gae Aulenti, Mario Botta, Achille Castiglioni, Bruno Munari e Giò Ponti. Nella teoria di personaggi non mancano i rappresentanti della moda fra cui Giorgio Armani, Gianni Versace, Miuccia Prada e dello spettacolo come Valentina Cortese, Luca Ronconi, Giorgio Strehler, Liz Taylor, Ornella Vanoni. Un’attenzione particolare è inoltre dedicata all’ambito della scrittura e dell’editoria con Rosellina Archinto, Natalia Aspesi, Jorge Luis Borges, Umberto Eco, Inge Feltrinelli, Lawrence Ferlinghetti, Dario Fo, Gunter Grass, Allen Ginsberg, Nanda Pivano, Andrej Voznesenskij e molti altri.
La mostra è articolata in sette sezioni: la prima, “Coda rossa” con macchina fotografica, accoglie autoritratti e fotografie scattate all’artista dai fratelli Ugo e Mario Mulas e dal pittore e scrittore Emilio Tadini; seguono nelle sale successive i fotoritratti di Amici artisti; La città del design; Il mondo della moda; Le arti dello spettacolo; I borghesi sono gli altri; Scrittori, giornalisti, editori.
Completano la rassegna fotografica disegni, dediche, cartoline, scritti e documenti che testimoniano i profondi legami intessuti da Maria Mulas con le personalità da lei ritratte.
Il progetto di allestimento è a cura di Leo Guerra e Cristina Quadrio Curzio nell’ambito di una sponsorizzazione tecnica della mostra da parte di Fondazione Gruppo Credito Valtellinese ed è realizzata con il sostegno di: Archivio Maria Mulas, Libreria Galleria Andrea Tomasetig, Fpe d’Officina.