Gea Casolaro. Con lo sguardo dell’altro


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Gea Casolaro, Con lo sguardo dell’altro

Fino all’11 giugno al MACRO, Museo d’Arte Contemporanea Roma è ospitata la mostra di Gea Casolaro dal titolo “Con lo sguardo dell’altro”, la più ampia personale finora dedicata all’artista romana che dal 2009 si divide tra Roma e Parigi.

La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con The Gallery Apart ed è curata da Claudio Crescentini.

Con le sue opere, Gea Casolaro intende dimostrare la necessaria rimessa in discussione del punto di vista soggettivo, a favore di una visione collettiva e comunque più ampia e complessa della realtà. Emblematico in tal senso è il manifesto “A cosa starà pensando la persona accanto a te?” (2008) che insieme ad altri poster d’artista fu proposto nelle strade di Bologna alla riflessione dei passanti e che Casolaro significativamente ripropone quale incipit della mostra.

Analogamente, con la serie South, lo spettatore è obbligato a rimettere in discussione la percezione del paesaggio e, al tempo stesso, la propria posizione sulla mappa del mondo.

Nella serie Sharing Gazes, realizzato con un gruppo di studenti della School of Fine Arts di Addis Abeba, Casolaro si sofferma sulle trasformazioni e contraddizioni dell’avanzare della modernità nella capitale africana.

Still here, progetto seminale dell’esperienza artistica e personale avviatasi con il trasferimento a Parigi, si basa sulle relazioni tra cinema e realtà quotidiana, tra memoria e identità nelle vie della capitale transalpina.

Si torna invece al 2003 con il progetto “Doppio sguardo”, una installazione composta da una serie di fotografie e un video realizzati lungo Calle Florida, la principale strada pedonale di Buenos Aires, all’indomani della terribile crisi economica che sconvolse l’Argentina. Il video è girato in un unico piano-sequenza e fornisce una visione completa ma estremamente rapida di tutto ciò che accade intorno, mentre le foto offrono, al contrario, vari dettagli e spunti di riflessione pur mostrando solo piccole porzioni di paesaggio.

Ancor prima, nel 2001, Gea Casolaro ha operato, attraverso la serie Ricordando… – rappresentata in mostra dal monumentale Ricordando Rousseau – un corto circuito spazio-temporale in cui l’influenza dello sguardo nella quotidianità si va intrecciando con la storia dell’arte e con le tracce che essa lascia nella mente di chi la frequenta, tanto profonde da diventare inevitabili quanto involontarie proiezioni sulla realtà che ci circonda.

Il coinvolgimento personale dell’artista è particolarmente evidente in “On the time line” (2011), autoritratto in cui l’autrice si propone di spalle nella medesima posizione delle figure dipinte nel quadro che lei stessa sta guardando, “La reproduction interdite di René Magritte”, divenendo così parte dell’opera stessa.

In ognuna delle opere selezionate per la mostra, Gea Casolaro sottolinea l’importanza della messa in dialogo dei punti di vista tra persone, storie, tempi e culture, per potenziare le nostre capacità di analisi delle immagini, della società e della realtà, in cui ogni frammento, ogni individuo è importante per la sua complementarietà con il resto del mondo.

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Informazioni su Anselmo Villata

Caporedattore dell'Agenzia Stampa Verso l'Arte, Vice Presidente Internazionale dell'Associazione Internazionale dei Critici d'Arte, Docente presso la 24Ore Business School e presso la Giunti Academy, Curatore, Critico d'Arte, Saggista, Cultural manager e Cultural planner orientato alla promozione e alla valorizzazione dei Beni Culturali con un'ottica all'interdisciplinarità e alle collaborazioni internazionali.

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