Dall’antica alla nuova Via della seta


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Un’immagine della mostra

La Presidenza della Repubblica, Palazzo del Quirinale e la Fondazione Torino Musei, MAO Museo d’Arte Orientale di Torino, promuovono “Dall’antica alla nuova Via della Seta”, una grande mostra che ripercorre la storia millenaria dei rapporti tra l’Oriente e l’Europa e si riallaccia al progetto del Presidente Xi Jinping di apertura di una nuova Via della Seta.

È il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino ad accoglierla fino al 2 luglio 2017, con 70 antiche e preziose opere che rappresentano la storia millenaria dei rapporti tra la Cina e l’Occidente, in particolare l’Italia.

Queste opere giungono da alcuni dei più importanti musei italiani ed europei, tra i quali il Musée du Louvre, Musée Guimet e Musée Cernuschi di Parigi, il Museum für Byzantinische di Berlino, il Museo delle Civiltà/Museo Nazionale d’Arte Orientale ‘Giuseppe Tucci’ di Roma, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Biblioteca Apostolica Vaticana, il Museo Nazionale del Bargello, la Biblioteca Nazionale e l’Archivio Centrale di Firenze, il Museo Civico di Bologna, il Museo del Tesoro di San Domenico e Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, la Biblioteca Marciana e la Procuratoria della Basilica di San Marco di Venezia e a una ventina di opere moderne provenienti dalla Cina e realizzate da artisti cinesi contemporanei.

Si tratta di un viaggio lungo rotte carovaniere, marittime e spirituali, un punto di riferimento per le interconnessioni tra Occidente e Oriente, una vasta e antica rete di scambi da sempre proiettata verso il futuro, una sinfonia di civiltà dove far prevalere lo spirito di dialogo e di collaborazione in tutti i campi: è la Via della Seta.

Per almeno due millenni l’Antica Via della Seta ha unito Oriente e Occidente, incoraggiando i contatti all’interno di uno spazio immenso, e ha permesso alle diverse culture di crescere, attingendo reciprocamente alle conquiste scientifiche e culturali degli uni e degli altri attraverso l’intermediazione e il dialogo. Mercanti, ambasciatori, monaci, esploratori, avventurieri e missionari di varie fedi, provenienti dai luoghi più disparati, si incontravano lungo le strade confrontando senza sosta usanze, pratiche e fedi religiose.

Il Cammelliere su cammello battriano (VI-VII secolo), animale simbolo delle vie carovaniere, lo Straniero dal volto velato (VII-VIII secolo), piccolo capolavoro dell’arte funeraria cinese, la Mattonella con giocatori di polo (1256-1335), dipinta a lustro e blu cobalto, una importante e rara manifestazione artistica dell’Iran durante il dominio degli Ilkhanidi di origine mongola, la Descrizione illustrata del mondo di P. Ferdinand Verbiest (1674), un lavoro monumentale che rappresenta la sintesi più avanzata delle conoscenze geografiche dell’epoca, l’unicum Piatto con girotondo di pesci (XIII-XIV secolo), prodotto durante la dinastia mongola ilkanide, sono solo alcuni degli importanti oggetti presenti in mostra.

La mostra è curata da Louis Godart, David Gosset e Maurizio Scarpari, mentre il catalogo è a cura dei Proff. Louis Godart e Maurizio Scarpari.

Sono previste, durante l’esposizione, visite guidate alla mostra.

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Informazioni su Anselmo Villata

Caporedattore dell'Agenzia Stampa Verso l'Arte, Vice Presidente Internazionale dell'Associazione Internazionale dei Critici d'Arte, Docente presso la 24Ore Business School e presso la Giunti Academy, Curatore, Critico d'Arte, Saggista, Cultural manager e Cultural planner orientato alla promozione e alla valorizzazione dei Beni Culturali con un'ottica all'interdisciplinarità e alle collaborazioni internazionali.

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