Pietro Donzelli. Terra senz’ombra. Il Delta del Po negli anni Cinquanta


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Pietro Donzelli, Delta del Po (D.223). Il Po di Tolle, 1954

La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con la collaborazione di Silvana Editoriale, del Comune di Rovigo e dell’Accademia dei Concordi, promuove una mostra a cura di Roberta Valtorta dedicata a Pietro Donzelli (Monte Carlo, 1915 – Milano, 1998) dal titolo “Pietro Donzelli. Terra senz’ombra. Il Delta del Po negli anni Cinquanta”, allestita a Palazzo Roverella di Rovigo fino al prossimo 2 luglio.

Fotografo, ricercatore, collaboratore di riviste specializzate e curatore di mostre, Donzelli ha testimoniato l’Italia dal dopoguerra agli anni sessanta, il passaggio dalla società rurale e preindustriale alla società dei consumi ed è stato una figura determinante per la diffusione della cultura fotografica nel nostro Paese. Ma egli è stato anche colui che ha favorito la presentazione in Italia, per la prima volta, opere di Dorothea Lange, di Alfred Stieglitz, dei fotografi della Farm Security Administration. A partire dal 1948 è stato tra i fondatori e gli animatori della rivista “Fotografia” e dal 1957 al 1963 è stato redattore e poi condirettore dell’edizione italiana di “Popular Photography” e nel 1961 e 1963 ha curato, con Piero Racanicchi, due volumi di “Critica e Storia della Fotografia” che raccoglievano testi e materiali sui più importanti fotografi della storia. Nel 1950 è stato tra i fondatori dell’Unione Fotografica (Associazione Internazionale Manifestazioni Fotografiche), che aveva tra i suoi obiettivi quello di spostare l’attenzione sul realismo in fotografia, promuovere manifestazioni di livello internazionale e sostenere la fotografia italiana all’estero.
Le sue serie fotografiche affrontano il rapporto tra l’uomo e l’ambiente in cui vive. Ha lavorato su Milano, Napoli, la Calabria, la Sicilia, la Sardegna, il paesaggio toscano (serie Crete senesi) ma soprattutto, dal 1953 al 1960 sul Delta del Po e le terre del Polesine, alle quali ha dedicato una grande e importante ricerca dal titolo Terra senz’ombra.
Questa mostra presenta per la prima volta più di cento fotografie di questa serie, molte delle quali assolutamente inedite.
In mostra anche importanti materiali di documentazione del progetto, scritti di Donzelli, composizioni di fotografie di Donzelli con rime di Gino Piva, geniale poeta polesano.
L’opera fotografica che Donzelli ha dedicato al paesaggio di pianura, al fiume, nei momenti di calma e delle rotte che tanto hanno devastato territori e uomini, al mare, al lavoro dei pescatori e dei contadini, ai momenti di svago, è un vero e proprio affresco umano e ambientale. La serie Terra senz’ombra è considerata una dei pilastri della storia della fotografia italiana, e uno dei più precoci e coerenti esempi di fotografia documentaria, in cui Donzelli dimostra la sua capacità di raccontare la vera realtà umana e ambientale, tra la topografia e la sociologia.

II catalogo, 208 pagine, pubblicato da Silvana editoriale, a cura di Roberta Valtorta e Renate Siebenhaar, presenta circa 120 immagini, un saggio storico-critico di Roberta Valtorta, un’ampia antologia di scritti che storici e critici hanno dedicato a Terra senz’ombra dagli anni Cinquanta a oggi.

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