di Luca Baldazzi
Un’ampia retrospettiva dedicata a Renato Mambor, a cura di Dominique Stella con Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra, è esposta fino al 27 marzo a Milano, Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Refettorio delle Stelline.
La mostra è organizzata e realizzata dalle Gallerie del Credito Valtellinese in collaborazione con
MS Spazio Culturale, Brescia e rientra nel Progetto Culturale delle Gallerie del Gruppo Credito Valtellinese e intende indagare una personalità tra le più originali e complesse del secondo Novecento Italiano, mettendo in luce la poliedrica figura dell’uomo e dell’artista.
Protagonista della ricerca nelle arti visive dagli ultimi anni ’50, é uno dei primi a sconfinare dalla pittura verso altri linguaggi: fotografia, cinema, performance, installazioni e il teatro, per tornare comunque sempre alla pittura.
Continuando a lavorare sul linguaggio e sugli elementi costitutivi dell’arte, ha avviato una sperimentazione sul rapporto tra organismo e ambiente, tra arte e vita, sul cambiamento dello sguardo e dei punti di vista, sulle relazioni interne ed esterne, su separazione e unità.
Mambor, negli oltre 55 anni di impegno artistico, ha rinnovato instancabilmente le forme e approfondito la conoscenza di sé, inventando dispositivi di comunicazione che coinvolgessero lo spettatore, lasciando opere, anche inedite, di grande valore per la contemporaneità.
Per questa retrospettiva sono state selezionate circa 80 opere, datate dai primi anni sessanta e sino al 2014, con le ultimissime creazioni. Sono opere che documentano le diverse espressioni, i molteplici linguaggi di Mambor: pittura, fotografia, performances installazioni, testimonianze fotografiche del suo teatro sperimentale.
Questa esposizione è completata dalla proiezione di un documentario sull’artista e da una performance teatrale con Paola Pitagora e Igor Horvat.