A Padova, al Centro culturale Altinate San Gaetano, per il periodo natalizio e fino al 26 febbraio 2017 è proposta una mostra che piace ai grandi e ai piccini perché dedicata ai dinosauri, creature che nel giro di pochi decenni sono diventati una presenza universale, nell’immaginario, nel linguaggio, nelle arti. “Godzil-Land. Un viaggio fantastico dal Mondo Perduto a Jurassic Park” dà conto, in modo divertente e davvero stimolante di quella che potremmo definire l’epopea del dinosauro, bestione che in meno di un secolo si è conquistato, senza colpo ferire, un posto di prima fila nell’immaginario di grandi e bambini.
La mostra è realizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova in collaborazione con Arcadia Arte, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in contemporanea alla grande mostra “Dinosauri. Giganti dall’Argentina”, aperta al pubblico dall’8 ottobre 2016 al 26 febbraio 2017 al Centro culturale Altinate San Gaetano.
Questa mostra ovviamente esula dall’ambito della paleontologia e non si propone obiettivi scientifici. Si limita ad indagare queste ingombranti, amate presenze nella nostra quotidianità. Il loro fascino potentissimo di icone del fantastico. Creature placide e benefiche oppure sanguinarie forze della natura impegnate a mettere in difficoltà l’eroe di turno o l’umanità intera. I diversi media di narrazione rappresentano le varie sezioni, che raccolgono materiali provenienti da collezioni private e musei, con l’obiettivo di ricostruire la costante presenza dei dinosauri nell’immaginario collettivo del nostro tempo.
Sono otto le sezioni, con centinaia di “reperti” costituiti da creature fatte di racconti, di immagini, di disegni. Capillarmente presenti in tutte le case del pianeta e soprattutto nella mente di tutto il globo terracqueo: un fenomeno unico di penetrazione culturale universale.
Merito del cinema, innanzitutto. Già ben prima di King Kong o di Jurassic Park i dinosauri affascinavano nelle sale: Gertie the Dinosaur di Winsor McCay è del 1914 ed è uno dei primi esempi di animazione della storia. Anticipa i planetari successi che, sempre in tema di dinosauri, hanno valso enormi incassi alla Disney e a Pixar, per citare degli esempi.
Una sezione in mostra è riservata a Gojira (o Godzilla nella versione occidentale). L’enorme lucertola incarna tutto il timore delle mutazioni genetiche apportate dall’uso delle bombe atomiche, conferendo ai dinosauri anche il delicato compito di denuncia del cattivo utilizzo della tecnologia.
La televisione, sin dal suo avvento, ha individuato nei dinosauri un tema che garantiva audience massima. Sono decine e decine le serie animate prodotte in cui le creature sono protagonisti o, come nel caso dei Flintstones, “spalle” di rilievo.
Nella sezione riservata ai DinoBooks troviamo i dinosauri nella letteratura e illustrazione. Di loro si sono occupati personaggi come Jules Verne o sir Arthur Conan Doyle, seguiti da eccellenti epigoni.
Altrettanto affollata la sezione DinoComics. I dinosauri nei fumetti, con strip d’autore, soprattutto nordamericane e giapponesi, mentre la sezione successiva è dedicata a Dinosauri e Musica. Sono loro a dare il nome a gruppi musicali, in primis ai T-rex, e sono ancora loro a essere protagonisti di moltissimi brani di successo.
L’ultima sezione è dedicata ai videogames, dove i dinosauri, ormai leggendari, permettono di realizzare il sogno di poter trasformare la leggenda in realtà. Accanto alle folle di allenatori di Pokemon a caccia del loro amato Pikachu esiste un esercito di “acchiappadinosauri” che in tutto il mondo, dall’Africa all’Australia, sogna di imbattersi in un brontosauro piuttosto che in un velociraptor, sopravvissuto o rinato da un uovo dimenticato.