Al MAC di Lissone (MB), fino al 12 febbraio prossimo, il settantesimo anniversario del Premio Lissone viene celebrato dall’Amministrazione pubblica con un’edizione speciale che abbraccia il vasto e multiforme versante della Pittura. Ovviando alla consueta rassegna di pittura, quest’anno sono state individuate delle aree tematiche riconducibili a una grande mostra sulla Pittura, così come vaticinato da Guido Le Noci nel 1961.
Se nella scorsa edizione era stato introdotto il concept della “pittura espansa”, anche in questa occasione verrà approfondito il complesso dibattito sull’identità della Pittura a partire da due quesiti nodali: Quand’è che un dipinto smette di essere un quadro? E quand’è che la Pittura non si può più definire tale? Tra gli aspetti più salienti di questo PL16 c’è sicuramente l’assunto secondo cui la Pittura non la si fa solo con la pittura, ragion per cui alcune opere scultoree e fotografiche entrano di diritto in un discorso pittoricistico. Malraux diceva che il solo linguaggio della pittura è la pittura; il PL16 non cerca di dire cosa sia la Pittura, si propone semmai di argomentare e mostrare cos’altro possa essere, al di là delle convenzioni e degli stereotipi. Uscendo dal serraglio dei telai e mettendosi a nudo dalle cornici, la gran parte degli artisti invitati al MAC di Lissone mettono in crisi i quadri da cavalletto e da parete, portando alla nostra attenzione derivazioni e diversificazioni, differenze e diffidenze del linguaggio pittorico.
Ripristinando le partecipazioni a invito diretto, il PL16 offre al pubblico una mostra/indagine articolata in cinque distinte sezioni che vogliono essere compulsive e consuntive della storia del Premio Lissone. Nella sezione delle Presenze vengono prese in considerazione le edizioni succedutesi dal 1952 al 1967, allorquando il Premio venne rilevato dall’Amministrazione pubblica, permettendo così agli artisti di tornare a esporre nella cittadina briantea a distanza di mezzo secolo. La sezione delle Proposte costituisce invece un piccolo compendio di ciò che è accaduto negli anni che decorrono dall’ultima edizione del Premio storico fino alla sua ripresa nei primi anni Zero. Se nelle Partecipazioni sono stati selezionati otto artisti, uno per ogni edizione dell’attuale Premio Lissone (2002-2014), nella sezione Parerga & Paralipomena troviamo invece gli artisti delle ultime generazioni, i quali assumono la Pittura come metafora, idea e definizione di se stessa. Infine, la sezione delle Pleiadi (che i celti associavano al lutto) rende omaggio a quattro importanti artisti; ad essi si aggiunge un doveroso tributo a Le Noci, che nel settantennale del Premio viene ricordato attraverso una cernita di documenti che per la prima volta sono resi noti al grande pubblico.
Fatto tesoro delle esperienze pregresse, il Premio Lissone per la Pittura intende perseguire l’ecceità: il principio per cui ogni cosa si distingue dalle altre, persino da se stessa. L’auspicio è quindi quello di un Premio in costante evoluzione, e ciò è nuovamente possibile a partire da questa edizione.