I volti e il segno. Disegni inediti di Aligi Sassu dal carcere (1937-1938)


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Aligi Sassu, Figura femminile, 1938, Matita colorata su carta, cm 31,9x24,4

Aligi Sassu, Figura femminile, 1938, Matita colorata su carta, cm 31,9×24,4

Da domani, 13 ottobre, fino al 27 gennaio 2017 la Fondazione Corrente di Milano propone la mostra “I volti e il segno. Disegni inediti di Aligi Sassu dal carcere (1937-1938)”, curata da Giorgio Seveso

Questa selezione di quarantuno disegni testimonia un momento particolare della produzione artistica di Aligi Sassu (Milano 1912 – Pollença 2000), perché sono quelli che l’artista ha realizzato durante la carcerazione. Infatti, il 13 ottobre 1937 Aligi Sassu venne condannato per cospirazione antifascista dal tribunale Speciale di Roma; se pur giovanissimo, era già pittore noto in Italia e all’estero per aver esposto, a soli sedici anni, alla Biennale di Venezia, su diretto invito di Filippo Tommaso Marinetti.

Durante il periodo di reclusione, scontato nel carcere di Fossano (CN) in Piemonte, Sassu ottenne il permesso di poter continuare la sua attività di pittore. Di questa esperienza è rimasto un corpus di circa 400 disegni eseguiti su fogli di quaderno o di album con lapis e matite colorate, sanguigna, carboncino, acquarello e inchiostro, nei quali l’artista ritrae i compagni di prigionia e i soggetti a lui più cari, quali ciclisti, scene storiche e allegoriche, qualche autoritratto.

I disegni esposti sono tutti inediti, costituiti in gran parte da ritratti di altri carcerati che Sassu conobbe durante gli otto mesi trascorsi a Fossano. Tutte le caratteristiche del segno plastico narrante del giovane artista sono già presenti in questi fogli assorti e commossi. Vi si affacciano, infatti, con già matura pertinenza le suggestioni di quella classicità reinventata e solare tipica della poetica di Sassu, che nel tracciato tenero delle fisionomie e degli sguardi lasciano trasparire in questo caso, insieme all’impianto di una robusta poetica, anche una particolare acutezza di partecipazione sentimentale.

La mostra, che è allestita nelle due sale espositive della Fondazione Corrente, nella Casa delle Rondini, continua il discorso sull’opera di Aligi Sassu, iniziato nel 2014 con l’esposizione “Aligi Sassu e Nino Franchina. Opere su carta nella Milano degli anni Trenta”, dedicata alla collaborazione tra i due artisti, nata dall’incontro avvenuto a Milano nell’autunno del 1936.

Questa mostra gode dei patrocini di Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano; è realizzata con il contributo di Fondazione Cariplo e in collaborazione con la Fondazione Helenita e Aligi Sassu, Pollença – Milano.

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