Biennale di San Paolo: Arte, politica e spiritualità


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Ilana Bar, Estúdio Garagem, Fundação Bienal de São Paulo

Ilana Bar, Estúdio Garagem, Fundação Bienal de São Paulo

La seconda biennale al mondo al mondo, secondo la data di fondazione che risale al 1951, si è aperta il 10 settembre a San Paolo del Brasile con la sua trentaduesima edizione curata da Jochen Volz coadiuvato da Gabi Ngcobo, Júlia Rebouças, Lars Bang Larsen e Sofía Olascoaga.

Questa edizione affronta temi delicati e contingenti riflettendo sulle attuali condizioni di vita e sulle relazioni uomo/ambiente, la ricerca della pace e della spiritualità attraverso l’Arte contemporanea quale strumento per affrontare l’incertezza sul futuro: “Incertezza viva”, appunto, il sottotitolo che esplicita la visione data alla rassegna che quest’anno ospita 340 opere di circa 90 artisti provenienti da tutto il mondo (per dovere di cornaca: nessun italiano).

Un lavoro che il curatore ha impostato con la necessità di una riflessione rivolta verso un futuro differente rispetto all’attualità: un mondo radicalmente diverso rispetto a quanto vissuto fino ad oggi. In questo senso la rassegna diventa una sorta di piattaforma sperimentale.

La mostra è strutturata senza divisioni e gerarchie giocando su tensioni dicotomiche che partono da naturale/artificiale per giungere fino a mortale/immortale.

L’Arte come strumento di sensibilizzazione, ma non sconnessa dalla realtà, anzi concreta e attiva: in questo senso l'”officina di immaginazione politica” che sarà attiva durante tutto il periodo di apertura della mostra (fino a dicembre). Attivismo che spesso si è già manifestato con forti contestazioni spontanee da parte degli artisti nei confronti del neo Presidente Michel Temer, in carica dal mese di agosto subentrando alla destituita Dilma Rousseff.

L’incertezza è parte della vita; l’arte sicuramente non la potrà eliminare, ma almeno cercherà di indicare nuove e sostenibili vie da percorrere.

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Informazioni su Anselmo Villata

Caporedattore dell'Agenzia Stampa Verso l'Arte, Vice Presidente Internazionale dell'Associazione Internazionale dei Critici d'Arte, Docente presso la 24Ore Business School e presso la Giunti Academy, Curatore, Critico d'Arte, Saggista, Cultural manager e Cultural planner orientato alla promozione e alla valorizzazione dei Beni Culturali con un'ottica all'interdisciplinarità e alle collaborazioni internazionali.

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