Alterità condivise


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© Giorgio Bronco

© Giorgio Bronco

di Luca Baldazzi

 

“Alterità condivise” è il titolo della mostra collettiva allestita alla Fortezza di Montepulciano (Siena) apertasi ieri e visitabile fino al 2 ottobre.

Curata da Andrea Baffoni, raccoglie le opere di Giorgio Bronco, Guido Fei, Gianfranco Gobbini, e offre allo spettatore un percorso fra i diversi linguaggi dei tre artisti, rispettivamente due scultori e un pittore: dalle ludiche sculture in ferro di Giorgio Bronco, dove è protagonista la fantasia onirico-metafisica unita ad una leggerezza d’insieme, alle metamorfiche sculture in legno di Guido Fei, dove emerge la sensibilità tecnica per le dinamiche di questo materiale, alle suggestioni cromatiche di Gianfranco Gobbini.
In particolare, Giorgio Bronco (1963, Città della Pieve), scultore, predilige l’utilizzo del ferro. Ha vissuto per circa due anni a Berlino, approfondendo interessi artistici. Rientrato in Italia ha frequentato lo studio dello scultore Paolo Massei e lungamente collaborato con Roberto Zambelli, direttore del Centro per l’arte contemporanea Torre Strozzi di Parlesca, partecipando dal 2003 al 2007 alle relative manifestazioni tra cui le varie edizioni della Biennale di Scultura in ferro.

Guido Fei (1948, Chiusi), scultore, è stato insegnante di materie tecniche applicate presso l’Istituto Tecnico Industriale di Arezzo. Le conoscenze in ambito tecnologico lo portano ad unire la caratteristica tecnica a quella immaginativa dell’opera d’arte. La sua ricerca artistica si indirizza verso la natura, utilizzando quasi esclusivamente il legno.

Gianfranco Gobbini (1953, Città della Pieve), pittore, si forma da autodidatta elaborando un’astrazione che deriva dalla profonda osservazione della natura. Presente in numerose mostre fra Umbria e Toscana nel 2015 ha esposto con una personale nei prestigiosi spazi di Palazzo Della Corgna a Città della Pieve.

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