Silvio Vigliaturo. Allusioni e trasparenze


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Silvio Vigliaturo, Punto n.10-361, Babele, 2011, Scultura in vetro, cm.225x34x24

Silvio Vigliaturo, Punto n.10-361, Babele, 2011, Scultura in vetro, cm.225x34x24

Quest’anno si realizza la ventesima edizione della manifestazione Moda Movie a Cosenza, progetto ideato dall’Associazione Creazione e Immagine che ha lo scopo di creare una relazione tra il mondo della moda, del cinema, delle arti in ambito al quale sono previsti diversi appuntamenti culturali.

È in tale ambito, e in tutto il periodo della manifestazione, che il centro storico di Cosenza si colora delle tonalità accese delle imponenti e sinuose sculture in vetro di Silvio Vigliaturo, artista e maestro del vetro di fama internazionale.

Da oggi, 30 maggio e fino al 20 giugno, tre prestigiose sedi espositive di Cosenza ospitano le suggestive ed eleganti opere di vetro colorato nella mostra intitolata “Allusioni e trasparenze”, titolo che ricorda due caratteristiche fondamentali di queste opere, ossia le allusioni generate nella mente di ognuno tramite le forme e i colori dati al materiale dalla creatività del Maestro e la trasparenza del vetro che completa l’invito alla riflessione sui contenuti.

La collezione di sei sculture di grandi dimensioni, che testimoniano dell’attività più recente dell’artista, sono allogate nell’affascinante chiostro monastico del complesso di Santa Chiara, risalente al XVI° secolo. Si tratta di coloratissimi monoliti e totem in vetro, di oltre due metri d’altezza, i cui titoli testimoniano dell’attenzione che l’artista da sempre rivolge alla società contemporanea, sottolineandone sinteticamente le contraddizioni e, conseguentemente, tramutando le sculture stesse in allusioni trasparenti di un messaggio accorato rivolto allo spettatore. Tra queste, la coppia di Esseri Trasparenti è un invito a trovare un’ispirazione morale nella trasparenza connaturata al vetro ed esaltata dal sapiente uso dei colori tipico dell’artista, mentre le due Babele, in cui la torre biblica si trasforma in un marasma di volti sovrapposti, e Umanità, Serpente beffato, che mostra una figura femminile avvolta dalle spire del serpente tentatore dell’Eden, applicano alla contemporaneità i moniti dei racconti ancestrali della Bibbia.

Le altre due sedi che accolgono il resto della mostra, che sono situate nel centro storico di Cosenza, sono il MAM, Museo delle Arti e dei Mestieri e l’Enoteca Regionale, dove sono ospitate altre dieci opere in vetro, busti e astrazioni, in cui l’estro tecnico di Vigliaturo raggiunge i suoi risultati più raffinati ed eleganti.

Silvio Vigliaturo (Acri, 1949), è da sempre artista e maestro del vetro che ama la ricerca e la sperimentazione. E così, sin dalle prime esposizioni, nel 1977, poi la partecipazione al Padiglione Italia della 54. Biennale di Venezia, e alla personale nel giugno 2012 al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, il percorso artistico di Vigliaturo si presenta in costante evoluzione. Un cammino graduale e tenace ha portato l’artista ad affrontare una grande varietà di tematiche con stili e strumenti diversi. Il dipinto, il vetro, l’acciaio, la terra cotta sono tutti trattati allo stesso tempo come materia e come scelta ideologica. È proprio grazie alla mescolanza delle tecniche che l’orizzonte delle esperienze di Vigliaturo è maturato e ha aperto la strada a una visione originale e inedita, capace di rivisitare i temi e le modalità espressive della pittura e che lo ha condotto agli esiti attuali del suo lavoro. L’approccio che l’artista adotta nel lavorare il vetro è derivato dalla sua instancabile attività pittorica. Il forte impatto visivo delle sue opere nasce dalla trasparenza dei colori, capace di generare un’affascinante sembianza di fluidità, e dall’antinomia tra il peso della materia utilizzata e la leggerezza delle forme che l’artista riesce a foggiare attraverso di essa.

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Informazioni su Anselmo Villata

Caporedattore dell'Agenzia Stampa Verso l'Arte, Vice Presidente Internazionale dell'Associazione Internazionale dei Critici d'Arte, Docente presso la 24Ore Business School e presso la Giunti Academy, Curatore, Critico d'Arte, Saggista, Cultural manager e Cultural planner orientato alla promozione e alla valorizzazione dei Beni Culturali con un'ottica all'interdisciplinarità e alle collaborazioni internazionali.

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