Giampaolo Babetto. Segno e luce


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Giampaolo Babetto, creatore di gioielli (architetture da indossare) esposti in 42 musei del mondo e presenti nelle collezioni più raffinate, espone fino al 3 aprile prossimo a Venezia nella Basilica di San Giorgio Maggiore in una mostra realizzata a cura di Andrea Nante (storico dell’arte e direttore Museo Diocesano di Padova) e Carmelo Grasso (direttore e curatore istituzionale Benedicti Claustra onlus) e organizzata da Abbazia di San Giorgio, Benedici Claustra onlus, con la collaborazione di Caterina Tognon arte contemporanea, vetro contemporaneo (Venezia).

“Segno e luce” è una mostra che nasce dalla sensibilità dell’artista e su invito dell’abate Stefano Visintin o.s.b. e dei monaci benedettini che da anni, nell’ambito delle attività culturali della Benedicti Claustra, ramo onlus della comunità monastica, accolgono installazioni e interventi di arte contemporanea dei più noti artisti internazionali (Anish Kapoor, John Pawson, Jaume Plensa, Michelangelo Pistoletto, Sean Scully, Not Vital).

Nello splendido scenario del Coro Maggiore, realizzato dall’artista fiammingo Albert van den Brulle nel 1598, con il progetto Rivelazioni in Coro, i monaci focalizzano l’attenzione sulla preziosa relazione tra l’arte contemporanea e i luoghi di culto. Ne scaturisce un fecondo dialogo sul tema delle arti pensate da sempre in funzione della Gloria Dei.

Per l’edizione 2022, sul badalone del Coro Maggiore, il maestro padovano presenta un’opera inedita che richiama con grande maestria alla genealogia di Gesù a partire da Jesse. Segue un percorso espositivo che eccezionalmente coinvolgerà anche la maestosa Sagrestia. Giampaolo Babetto, (Padova, 1947), giunge a questa monografica in un momento felice della sua carriera, che lo vede riconosciuto a livello internazionale per le sue creazioni orafe (protagoniste di un numero superiore al centinaio di monografiche proposte da musei e istituzioni di almeno 3 continenti). Con Il tema del Sacro l‘artista si è già confrontato, sempre con molta attenzione, quasi in punta di piedi e solo per sedi o committenze di notevole livello. Tra le creazioni destinate all’uso liturgico, il reliquiario del Sacro Cingolo della Madonna del Duomo di Prato, l’ostensorio della chiesa di Saint Michael (Monaco di Baviera), i candelabri e il calice per Saint Martin-in-the-Fields (Londra) che bene esprimono insieme la poetica dell’artista, il senso del sacro e la funzione liturgica. Per l’Abbazia di San Giorgio Maggiore, il maestro Babetto sta lavorando alla realizzazione di un prezioso reliquiario in onore di San Cosma, monaco eremita di Candia.
Il catalogo è edito per l’occasione da Abbazia di San Giorgio Maggiore Benedicti Claustra onlus.

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