Materie prime. Artisti italiani contemporanei tra terra e luce


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Fino al 27 ottobre, presso la storica sede della Rocca Roveresca di Senigallia (AN), è allestita la mostra “Materie prime. Artisti italiani contemporanei tra terra e luce”, a cura di Giorgio Bonomi, Francesco Tedeschi e Matteo Galbiati, promossa dal Comune di Senigallia in collaborazione con il Polo Museale delle Marche.

Sono esposte una settantina di opere di Carlo Bernardini, Renata Boero, Giovanni Campus, Riccardo De Marchi, Emanuela Fiorelli, Franco Mazzucchelli, Nunzio, Paola Pezzi, Pino Pinelli, Paolo Radi, Arcangelo Sassolino, Paolo Scirpa, Giuseppe Spagnulo, Giuseppe Uncini e Grazia Varisco: artisti appartenenti a diverse generazioni, ma tutti con curricula di altissimo livello, accomunati dal lavoro condotto con e sulla materia.

Paolo Scirpa, Cubo multispaziale, 1987-2007, legno, neon porpora, specchi, cm 40x40x40 + base

La ricerca di ogni artista invitato si caratterizza per l’uso di un materiale di particolare affezione, anche se non unico, nel suo tragitto operativo. Il percorso espositivo comprende, quindi, sculture e installazioni in terracotta, cemento, ferro, legno, piombo, gomma e luce.

Il titolo della mostra è riferito al termine “materia”, che è certamente anche sinonimo di “materiali”, ed ha una sua connotazione più filosofica, quasi metafisica, infatti la “materia” è ciò che compone ogni cosa, concreta o astratta, fisica o ideale, mentre il “materiale” è la materia che viene applicata, usata: ad esempio, il marmo, il ferro sono “materie” che quando vengono usate, sia dagli artisti che da altri, chiamiamo “materiali”.

L’allestimento offre una visione particolare delle opere selezionate, la cui materia acquista quasi un’ulteriore potenza emozionale: muri antichi accolgono “materie”, “materiali”, tanto quelli che sono anch’essi antichi quanto quelli più moderni e tecnologici, creando in tal modo una continuità spazio-temporale.

L’esposizione è accompagnata da un catalogo Silvana Editoriale con testi di Giorgio Bonomi, Francesco Tedeschi, Matteo Galbiati e un ricco apparato iconografico. La documentazione fotografica è stata realizzata da un gruppo di fotografi residenti a Senigallia, “città della fotografia” e sede del Musinf, Museo Comunale d’Arte Moderna, dell’Informazione e della Fotografia. Tali fotografie sono riprodotte all’interno del catalogo ed esposte nelle sale dell’ex Ostello di Palazzo del Duca, situato di fronte alla Rocca.

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