Quirinale contemporaneo


Stampa

È partito in occasione della Festa della Repubblica il progetto “Quirinale contemporaneo”, voluto dal capo dello Stato Sergio Mattarella e curato da Cristina Mazzantini, che arricchisce il patrimonio artistico del Palazzo, definito dal Presidente “La casa degli italiani”, con quasi 70 lavori rigorosamente italiani che rendono omaggio alla creatività e alla produttività espresse dal nostro Paese negli ultimi 70 anni, dal dopoguerra a oggi.

Pietro Consagra, Colloquio mitico (1959) e Miraggio mediterraneo (1961)

Così, come ogni altra abitazione, anche il Palazzo del Quirinale rinnova gli arredi. Si tratta di arredi particolari, di pregio, simbolo del genio italiano. Nelle grandi stanze affrescate del Palazzo sede del Capo dello Stato, così come negli spazi di lavoro, compresi gli uffici del presidente, entrano quadri e sculture di arte contemporanea e oggetti di design. Una finestra aperta sull’oggi, sulla produzione artistica del periodo repubblicano che va a far preziosa compagnia alle altre opere d’arte presenti al Colle.

La collezione d’arte del Quirinale si fermava al Regno d’Italia. “Invece – sottolinea il segretario generale, Ugo Zampetti – il Palazzo è vivo e vitale. Poiché è la casa degli italiani, bisognava introdurre logiche dell’abitare quotidiano. L’idea del presidente Mattarella è stata di colmare la lacuna artistica con opere d’arte, arredi e oggetti di design italiani creati dal dopoguerra a oggi. Non si tratta di una mostra o di un’esposizione permanente, ma del contemporaneo che entra nel Palazzo e lo vivifica”.

Sono presenti, tra le altre, opere di de Chirico, Guttuso, Fontana, Pomodoro, Burri, Accardi e Fioroni, e la progettualità geniale di Ponti, Fornasetti, Aulenti e Mendini, che i visitatori potranno ammirare durante la visita del Palazzo. 

Una selezione di opere d’arte e oggetti per la quale, tolte le spese di trasporto, installazione e assicurazione, non sono stati usati fondi pubblici, grazie agli accordi di comodato d’uso con le Fondazioni (per le opere) e ai doni delle aziende (per il design). Inoltre, con questa iniziativa, ancora in fieri perché altre opere potrebbero essere acquisite nei prossimi mesi, questo grande patrimonio artistico italiano viene valorizzato, dal momento che fino a oggi era conservato dagli eredi o nelle sedi delle Fondazioni e quindi non fruibile dal pubblico.

Share Button