Casermette Social Park


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Si tratta di un progetto di rigenerazione urbana e ambientale del Comune di Rivalta di Torino, che ha inaugurato l’inizio dei lavori con l’opera dell’urban artist Run, il quale ha dato nuova vita, con rulli e vernici ecologiche, alla torretta all’ingresso del parco delle Casermette, area di ex depositi di artiglieria tra via Primo Maggio e via Carignano.

Questa opera prevede quattro situazioni, una per ogni lato della torre, completamente diverse tra loro ma accomunate dallo stesso fil rouge che vede protagonisti l’ambiente e la sua interazione con l’uomo; i soggetti, uno per ogni facciata, rappresentano la biodiversità, la morfologia del territorio, gli uomini che compiono azioni e i libri che descrivono il sapere e la cultura creando la connessione tra uomo e natura.

@Photo Credit Fabio Oggero

La visione totale dell’opera può essere considerata come un concetto di natura rappresentato con differenti declinazioni che abbracciano sia un punto di vista antropologico che scientifico e biologico. Essendo composta da quattro facciate l’artista vuole far “sparire”, attraverso i disegni e i colori, le angolazioni e il muro stesso suggerendo una lettura dell’opera unica, come se si fosse in presenza di una scultura a tutto tondo. Dato che le condizioni territoriali permettono ti poter girare integralmente intorno alla torre, il fruitore può avere un visione curiosa dell’opera scoprendo passo dopo passo come si evolve il disegno.

Per il primo lato Run ha deciso di concentrarsi su concetti di dinamismo, di viaggio: questa, delle 4 facciate, rappresenta delle fasce colorate che si affiancano come dei tendaggi o dei drappi. Le fasce mostrano diverse dimensioni e sono poste parallelamente l’una accanto all’altra. Dalle fasce escono e camminano indipendenti dei personaggi che suggeriscono, appunto, l’idea di movimento.

Nel secondo lato della torre, l’artista decide esprimere attraverso il suo disegno, un concept dedicato alla cultura e alla conoscenza: dopo una serie di ricerche, individua come base dalla quale prendere spunto, la biblioteca della regione Piemonte Umberto Eco. L’immagine che propone è associata al filosofo e scrittore e infatti si potrà vedere su questa facciata uno sfondo con mensole piene di libri. L’inserimento di personaggi di dimensioni differenti vuole suggerire una dinamica giocosa di interazione con i libri dello sfondo.

Nel terzo lato della torre, RUN si con concentra su elementi naturali come montagne e sassi ispirandosi al paesaggio che si sviluppa intorno alla torre. Le montagne che fanno da sfondo naturale alla torre, hanno suscitato all’artista un pensiero sull’ambiente: come al variare delle stagioni, varia lo scenario che si presenta in quello specifico ambiente o il variare delle ore della giornata pone zone di luce e ombra in base al movimento del sole creando giochi di colore, così RUN ripropone con il suo disegno un’evoluzione naturale del tempo.

Nella quarta facciata, l’artista crea un continuum della terza entrando più in profondità nel concetto di natura, disegnandolo in chiave scientifica: lo street artist infatti propone un’investigazione fantastica dei vari strati della terra e degli elementi naturali che si potrebbero trovare nel sottosuolo dove la torre è ubicata, come sassi, fuoco, ghiaccio ed acqua. Propone quindi gli strati della crosta terrestre che ideologicamente si potrebbero trovare proprio sotto la torretta. L’urban Artist suggerisce una sorta di viaggio all’interno della torre che però prosegue anche sotto lo strato delle sue fondamenta.

L’opera è stata interamente realizzata con le vernici ecologiche decorative Oikos, azienda attiva dal 1984.

L’intervento di Run è solo uno degli eventi artistici che si susseguiranno all’interno del progetto “Casermette Social Park”, che prevede anche la trasformazione della cosiddetta “Casa del Maresciallo” attraverso residenze d’artista in collaborazione con l’Accademia Albertina di Torino.

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