True Fictions e Atlanti, ritratti e altre storie


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Due mostre di fotografia per due sedi a Reggio Emilia: alla Fondazione Palazzo Magnani è allestita “True Fictions” e a Palazzo Da Mosto “Atlanti, ritratti e altre storie”, entrambe aperte fino al 10 gennaio 2021, promosse dalla fondazione stessa in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia.

“True Fictions”, la mostra della fotografia visionaria dagli anni ‘70 ad oggi a cura di Walter Guadagnini, è la prima mostra in Italia dedicata al fenomeno della staged photography, tendenza che, a partire dagli anni Ottanta, ha rivoluzionato il linguaggio fotografico e la collocazione della fotografia nell’ambito delle arti contemporanee.

Sandy Skoglund, Fox Games1989, archival color photographcm 117×150 ca. Courtesy: Paci contemporary gallery (Brescia–Porto Cervo, IT)

Prodotta da Fotografia Europea, la mostra presenta il lato più immaginifico della fotografia attraverso le invenzioni di alcuni tra i maggiori autori degli ultimi trent’anni e le sperimentazioni nate dall’avvento della tecnologia digitale. Partendo da grandi maestri come Jeff Wall, Cindy Sherman, James Casebere, Sandy Skoglund, Yasumasa Morimura, Laurie Simmons passando per artisti come Erwin Olaf, David Lachapelle, Nic Nicosia, Emily Allchurch, Joan Fontcuberta,  Julia Fullerton Batten, Paolo Ventura, Lori Nix, Miwa Yanagi, Alison Jackson, Jung Yeondoo, Jiang Pengyi, fino ad arrivare ad autori raramente esposti in Italia come Bernard Faucon, Eileen Cowin, Bruce Charlesworth, David Levinthal, l’esposizione dimostra, con oltre cento opere, non solo la diffusione di questo linguaggio, ma anche la sua longevità.

Correda la mostra un catalogo edito da Silvana Editoriale, interamente dedicato alla staged photography in cui Walter Guadagnini fa il punto su questa importante pratica fotografica approfondendo, per la prima volta in Italia e in Europa, le varie sfaccettature che la caratterizzano e raccogliendo le biografie degli artisti presenti in mostra che le si sono avvicinati, ognuno con il proprio sguardo.

“Atlanti, ritratti e altre storie”, è allestita a Palazzo da Mosto con le opere di 6 giovani fotografi europei, anche questa prodotta da Fotografia Europea, è una collettiva che raccoglie le personali dei tre vincitori dell’open call lanciata da Fotografia Europea 2020, a cui sono stati aggiunti tre progetti selezionati dalla giuria composta da Walter Guadagnini Direttore artistico del Festival, Maria Pia Bernardoni curatrice progetti internazionali del LagosPhoto Festival, e Oliva Maria Rubio curatrice indipendente.

Partecipano: Alessandra Baldoni (Perugia, 1976) che presenta Atlas una mappa di analogie per immagini in dittici e trittici; Alexia Fiasco (Parigi, 1990) che con The Denial accompagna il pubblico in un viaggio fotografico alla scoperta delle proprie origini. E ancora Francesco Merlini (Aosta, 1986) con Valparaiso in cui l’autore attiva un confronto tra le proprie memorie familiari e i luoghi dell’infanzia; Manon Lanjouère (Parigi, 1993) che con Laboratory of Universe, mostra una serie di immagini che raccontano l’origine dell’Universo; Giaime Meloni (Cagliari, 1984) con Das Unheimliche che rappresenta una metafora sulla condizione dell’abitare contemporaneo, e infine Denisse Ariana Pérez (Repubblica Domenicana, 1988) con Albinism, Albinism II, una serie che cattura la bellezza dei ragazzi nati con l’albinismo. Entrambe le mostre rientrano nell’ambito del progetto Reggio per Emilia 2020 – 2021 “La cultura non starà al suo posto”.

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