Albrecht Dürer. Il privilegio dell’inquietudine


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Il Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo (RA), promuove e ospita fino al 19 gennaio 2020 la mostra “Albrecht Dürer. Il privilegio dell’inquietudine”, organizzata dal Comune di Bagnacavallo con il patrocinio dell’Istituto Beni Culturali dell’Emilia-Romagna, sostenuta da Edison Stoccaggio e curata da Diego Galizzi e Patrizia Foglia. 

La mostra è composta da più di 120 opere grafiche del maestro di Norimberga provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private italiane.

Albrecht Dürer, Le insegne della morte, 1503, collezione privata Bergamo

Dürer è il “padre nobile” del pensiero grafico, colui che ha saputo innalzare il disegno e l’incisione a espressione artistica non più ancella della pittura, ma pienamente libera e autonoma.

Il progetto espositivo si pone come un invito ad incontrare le diverse anime di Dürer, sia come uomo che come artista. La sua personalità, il suo spirito e naturalmente la sua arte non sono semplici da cogliere nella loro unità. La critica lo ha definito ora un umanista, ora un gotico, ora un artigiano, ora un teorico: la verità è che non è possibile separare le sue singole anime, era tutto questo insieme, aveva in sé l’eterna contraddizione che contraddistingue i più grandi artisti.

Il taglio che i curatori hanno voluto dare all’allestimento offre al pubblico molto più che una rassegna di opere d’arte, ma un vero e proprio racconto, che procede attraverso dieci sezioni tematiche, immergendo il visitatore nel visionario sogno di perfezione di un ragazzo, figlio di un umile orafo di Norimberga, che ha voluto inseguire il suo desiderio di appropriarsi dei segreti della rappresentazione della bellezza.

A un mese prima della chiusura, ossia dal 14 dicembre, la mostra ospiterà un’opera molto importante di Dürer, la “Madonna del Patrocinio” un vero capolavoro pittorico che dopo 50 anni torna dalla Fondazione Magnani Rocca alla sede dove si trovava custodita fino al 1969, ovvero l’ex monastero delle suore Clarisse Cappuccine di Bagnacavallo, oggi museo civico cittadino.

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