Nel Novecento. Da Modigliani a Schiele, da De Chirico a Licini


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Al Museo del Novecento di Firenze, in questo periodo sono in programma cinque mostre da vedere, appena inaugurate e che rimarranno aperte fino al 17 ottobre. Una è una grande mostra dedicata al disegno con 42 opere di artisti italiani e stranieri, intitolata “Nel Novecento. Da Modigliani a Schiele, da De Chirico a Licini”, curata da Saretto Cincinelli e Stefano Marson.

Uno scorcio della mostra

Le opere di questa mostra, collocata al primo piano della struttura, sono prestate dalla Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma e sono poste in dialogo con la collezione Alberto Della Ragione, nucleo centrale del museo. I tre disegni di Modigliani in mostra richiamano quindi l’autoritratto posseduto dal collezionista per molti anni, quattro disegni di Signorini ricordano la passione di Della Ragione per i Macchiaioli, mentre il disegno di Kocoschka fa riferimento alla passione che l’ingegnere aveva per questo artista e gli espressionisti tedeschi.

Una seconda mostra è “Solo. Gino Severini”, a cura di Lino Mannocci e Sergio Risaliti, è una monografica dedicata alla produzione dell’artista toscano tra gli anni venti e trenta dedicata alla Commedia dell’arte, al teatro e alla musica.

La terza è composta dai disegni e schizzi di Adolfo Natalini ed è “Paradigma. Il tavolo dell’architetto”, a cura di Laura Andreini, che chiude, però, il 10 ottobre ed è dedicata al mondo dell’architettura, che per questa occasione vede protagonista l’architetto Adolfo Natalini e i numerosi disegni e schizzi che lo hanno accompagnato nel corso della sua lunga e prolifica carriera.

Lo spazio “Room” è dedicato alla prima personale in un museo italiano dell’artista cilena Sandra Vasquez de la Horra.

La mostra “The Wall”, infine, è il nuovo progetto format espositivo site-specific che propone la sintesi e l’elaborazione visiva tipica dell’infografica sviluppato lungo una parete di 12 metri, che per il secondo appuntamento consecutivo si intitola Sustainable Thinking Evolution ed è curata anche stavolta da Mario Cucinella Architects e SOS – School of Sustainability.

Le cinque esposizioni rientrano nel piano di valorizzazione del direttore artistico Sergio Risaliti, che ha scelto di puntare su un museo dinamico e sempre in grado di offrire proposte espositive nuove.

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