Fondazione Pistoia Musei


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La Fondazione Pistoia Musei inaugura le proprie attività aprendo le porte di tre delle quattro sedi che costituiscono il nuovo sistema museale cittadino affidato alla Direzione Scientifica di Philip Rylands: Palazzo Buontalenti apre al pubblico con la mostra “Italia Moderna 1945 – 1975. Dalla Ricostruzione alla Contestazione”, a cura di Marco Meneguzzo; Palazzo de’ Rossi presenta “Pistoia Novecento 1900-1945”, un rinnovato percorso espositivo dedicato all’arte del Novecento pistoiese, a cura di Annamaria Iacuzzi e Philip Rylands; Antico Palazzo dei Vescovi offre un racconto visivo della città, dal percorso archeologico all’Arazzo ‘millefiori’, dalla collezione del poeta Piero Bigongiari dedicata al Seicento fiorentino alle tempere murali di Boldini. L’inaugurazione di San Salvatore, quarto edificio del sistema museale, è invece prevista per settembre 2019.

Italia Moderna 1945 – 1975, Installation view della mostra presso Palazzo Buontalenti, Courtesy Fondazione Pistoia Musei, foto Lorenzo Gori

La mostra “Italia Moderna 1945 – 1975. Dalla Ricostruzione alla Contestazione”, con opere dalle collezioni Intesa Sanpaolo, è realizzata in due tappe: la prima “Le macerie e la speranza” si è appena aperta e rimarrà esposta al pubblico fino al 25 agosto, mentre il secondo appuntamento col titolo “Il benessere e la crisi” è previsto per i mesi da settembre a novembre di quest’anno.

Suddivisa in sezioni che evocano contesti sociali e culturali in cui si incontravano anche tendenze diverse, “Italia Moderna 1945-1975” vuole evidenziare il clima, l’atmosfera, il tessuto connettivo dell’arte italiana, più ancora della presenza di nomi e opere già molto conosciute. 

Poiché gli spazi di Palazzo Buontalenti, sede della Fondazione Pistoia Musei dedicata alle mostre temporanee, restaurati per l’occasione, non sarebbero infatti stati sufficientemente vasti per accogliere le circa centocinquanta opere scelte dal curatore, ecco la scelta di raccogliere due mostre sotto lo stesso titolo e di offrire al pubblico un percorso in due capitoli: nella prima tappa si possono quindi ammirare opere tradizionali, per quanto innovative nel linguaggio, che vanno dal 1945 al 1960, mentre nella seconda tappa, quasi a ostentare il distacco anche dei materiali e dei concetti da quella precedente, il fulcro cronologico essenziale è quello che va dal 1960 al 1975. 

A Palazzo de’ Rossi, invece, è allestita, fino al 19 aprile 2020, “Pistoia Novecento 1900-1945”, a cura di Annamaria Iacuzzi e Philip Rylands. Il nuovo allestimento della collezione permanente di Fondazione Pistoia Musei vede esposte alcune delle opere più rappresentative del Novecento pistoiese acquisite dalla Fondazione Caript e affiancate a opere in comodato dalla collezione Intesa Sanpaolo. 

Il riallestimento pensato da Iacuzzi e Rylands consente una lettura del panorama artistico pistoiese nel suo articolarsi di generazioni e momenti espositivi nell’arco del primo quarantennio del secolo: a dipinti, sculture e opere grafiche degli autori pistoiesi attivi tra il 1900 e il 1945 sono state affiancate opere di artisti non pistoiesi, il cui ruolo si è rivelato significativo per la circostanza culturale cittadina del periodo. 

Nel percorso sono visibili, tra le altre, le opere dello scultore simbolista Andrea Lippi e quelle del pittore futurista Mario Nannini; quelle di Francesco Chiappelli, Alberto Caligiani, Giulio Innocenti fino ad arrivare alla Scuola pittorica pistoiese attiva tra le due guerre, di cui fecero parte il giovane Marino Marini assieme a Renzo Agostini, Pietro Bugiani, Alfiero Cappellini, Corrado Zanzotto, Umberto Mariotti, Egle Marini. 

La collezione della Fondazione Caript che, al suo costituirsi nel 1992, prende avvio con l’acquisizione di una donazione di opere del pittore e scultore Corrado Zanzotto, si pone in linea di continuità con l’opera collezionistica della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia che lungo gli anni Ottanta aveva dato vita alla Collezione d’arte pistoiese moderna e contemporanea (ora confluita nella collezione Intesa Sanpaolo), ubicata all’interno del Museo dell’Antico Palazzo dei Vescovi.

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