Murmures


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Senza titolo, Mostra Murmures, Roma

Al Museo delle Mura Aureliane, a Roma, fino all’8 aprile è esposta la mostra collettiva “Murmures”, che interpreta il delicato equilibrio della parola, con le opere di sei artiste: Silvia Beccaria, Tonina Cecchetti, Silvia Granata, Mirna Manni, Sabine Pagliarulo, Simona Poncia.

La mostra è curata da Domenico Iaracà ed è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con la collaborazione di Galleria Honos Art di Roma e con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

Le sei artiste riuniscono le loro opere in maniera sorprendente intorno ad un progetto il cui oggetto di ricerca è riassunto dal significativo titolo di Murmures, sussurri, mormorii.
Quasi a inseguire e reinterpretare, a millenni di distanza dalla sua formulazione, il concetto aristotelico di virtù, cercano di trovare il punto di equilibrio, un antidoto all’incomunicabilità, sia essa dovuta al rumore eccessivo che la ostacola o alla chiusura che, all’opposto, la nega.
Mezzo di condivisione scelto è il linguaggio dell’arte: dalla ceramica alla fotografia e alla fiber art, ciascuna artista, seguendo codici personali, coerenti seppur mai uguali anche all’interno di ogni singola ricerca, dà voce al proprio intimo facendo uso dei mezzi che le risultano più congeniali.
Anche le Mura, quasi un ossimoro esse stesse, si presentano come un esempio di silenzio gravido di parole, di vere e proprie storie che narrano i secoli di vita dell’edificio. Le opere in mostra raccolgono la sfida di rappresentare l’immateriale, in particolare il suono significativo, la parola e la comunicazione. Una sfida superata con quei mezzi che solo l’arte ha, ovvero la capacità di rappresentare il non rappresentabile, evocare mondi ed esperienze, come un auspicio per un dialogo sempre più aperto e costruttivo.

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