Tavola lucana


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Leonardo Da Vinci, Tavola Lucana

In occasione del G7, Taormina ha previsto un momento culturale, per le delegazioni internazionali e per il pubblico, che consiste nell’esposizione all’interno della Chiesa del Carmine, fino al 4 giugno, della “Tavola Lucana” di Leonardo Da Vinci, una tavola di 60 x 44 cm rappresentante l’autoritratto del grande artista italiano, la mostra “Il Futuro Sopravvenuto” e un’installazione dell’artista Geo Florenti che illumina senza consumo di energia l’opera di Giacomo Balla “Complesso Plastico colorato di frastuono + velocità”.

L’opera è posizionata al centro dello spazio espositivo della Chiesa del Carmine, all’interno di “Il Futuro sopravvenuto” un evento internazionale che mette in mostra le opere degli artisti di spicco del futurismo italiano, aperta al pubblico già da due mesi. Curata da Giancarlo Carpi e Giuseppe Stagnitta in collaborazione con Serena Dell’Aira espone 70 opere importanti della Collezione Futur-Ism, della Collezione Ventura, della Collezione Trust Aletta e Fondazione Cirulli, Fondazione Evola e Collezione Luce Marinetti alcune delle quali esposte nelle mostre storiche organizzate dal movimento futurista in grandi rassegne internazionali dell’epoca, come la Biennale di Venezia del 1930 e, dopo lo scioglimento del movimento nel 1944, in alcuni tra i più prestigiosi musei del mondo, come il Centre Pompidou e il Musée d’Orsay di Parigi o il Guggenheim Museum di New York.

L’iniziativa, prodotta da Fenice Company Ideas grazie all’intervento dell’art promoter Gianni Filippini e del curatore Prof. Nicola Barbatelli, è stata voluta dal Sindaco di Taormina Eligio Giardina e dall’Assessore alle Politiche Culturali Mario D’Agostino e va ad arricchire l’offerta culturale che vede a Taormina la presenza delle eccellenze italiane dell’arte. L’elemento più prezioso del ritratto lucano è rappresentato dalla soluzione del problema sull’aspetto fisico di Leonardo che, nonostante le più antiche indicazioni, risulta ancora oggi un problema aperto; dopo circa cinque secoli, col recupero di questo dipinto, si è finalmente ricostruito il volto del genio che nulla sembrerebbe a che fare col celebre ritratto di vecchio della Biblioteca Reale di Torino.

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