Promossa dal Rotary club, con il patrocinio di Fabriano Città Creativa Unesco, della Regione Marche e del Museo della Carta e della Filigrana, l’evento Fabriano PaperSymphony è alla sua terza edizione e, fino al 24 marzo espone al Museo della Carta e della Filigrana, la mostra: “Tante Carte su Carta”, una rassegna d’arte di opere su supporto cartaceo dedicate al gioco delle carte.
Sono sessantacinque gli artisti provenienti da varie regioni d’Italia che espongono con le loro 195 opere altrettante rivisitazioni delle principali figure del mazzo di carte francese: il re, la regina e il fante. Note e diffuse in tutto il mondo, le carte francesi devono buona parte della propria fama moderna al Poker, il gioco associato per antonomasia a questo particolare tipo di mazzo. In realtà, vengono adoperate anche per numerosi altri giochi e solitari, inclusi quelli disponibili in versione online tramite app. Ad alimentare il fascino delle carte da gioco francesi contribuisce certamente anche una storia lunga e affascinante, che affonda le sue radici nel tardo Medioevo e arriva fino ai giorni nostri. In aggiunta, pur vantando numerose varianti (incluse quelle regionali italiane) si contraddistinguono per una veste grafica ben riconoscibile, grazie alla foggia dei semi e la rappresentazione delle figure. La mostra è ideata e curata dal critico d’arte Giuseppe Salerno. Gli artisti selezionati sono stati invitati a realizzare tre opere su carta, con tecniche, stile e sensibilità proprie. Tra di loro c’è Maria Grazia Focanti, artista che cerca di suscitare emozioni usando colori e segno, creando uno spazio armonioso con forme, colore e presenze. Lo spazio, le forme e le presenze consentono di andare oltre il limite dell’umano, dove realtà e finzione si toccano. Il cerchio, il quadrato e il triangolo: sono le figure geometriche che veicolano la geometria del reale. E poi Carlo Iacomucci, artista urbinate, recentemente trasferitosi a Monsano, poeta-incisore che con la sua arte trasporta il visitatore in un ambiente onirico. L’artista cattura il mistero delle cose e riesce a creare un modo altro, ricco di simboli e presenze evocative.