Ezio Gribaudo / Jo Endoro


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Alla Venaria Reale (TO), fino al 24 settembre sono allestite due mostre personali in contemporanea:  “Ezio Gribaudo. Poesia della materia” a un anno dalla sua scomparsa dell’artista ed editore Ezio Gribaudo (1929-2022) e “Jo Endoro” entrambe curate da Elisabetta Sgarbi e rientrano nel progetto “La Milanesiana”.

Ezio Gribaudo, Flano, Reggia di Venaria, Torino

La prima, a cura di Archivio Gribaudo e Elisabetta Sgarbi, presenta una serie di opere emblematiche dell’artista torinese dagli anni Sessanta a oggi. Essa è realizzata in collaborazione con Consorzio Delle Residenze Reali Sabaude e Ciacco Arte e il progetto di allestimento è di Luca Volpatti. “A un anno dalla scomparsa di Ezio Gribaudo, ho accolto un desiderio di sua figlia Paola, un desiderio che era anche mio, di dedicargli una mostra, e di farlo nella cornice più sontuosa, le sale della Reggia di Venaria. La classicità delle sale renderà ancora più evidente l’estro, l’ironia, le forme di Ezio. Una mostra che giocherà con la serietà della Venaria”, racconta Elisabetta Sgarbi.
La seconda personale è dedicata a “Jo Endoro”.
Jo Endoro nasce come scultore, ispirandosi alle forme neoclassiche del Canova, reinterpretate attraverso l’uso di tecniche innovative. Vecchio e nuovo, presente e passato continuano a incontrarsi anche nelle sue opere più recenti, dove la sensibilità pop e urbana fa i conti con la sfida posta dall’elemento classico, che costringe lo spettatore a fermarsi a riflettere sulle proprie radici.
Spiega Vittorio Sgarbi “Jo Endoro si esercita in pittura e scultura con l’intenzione di rigenerare teste e torsi antichi, rielaborando le immagini classiche su superfici logorate, nel caso delle pitture, o con articolazioni dell’avambraccio e della mano compressi in parallelepipedi che ne accentuano il valore iconico, nel caso delle sculture. Endoro sa che la dimensione monumentale è preclusa al nostro tempo Non ci è dato rappresentare eroi, e neppure esaltare la compiutezza della forma. Siamo anche noi perduti. La storia degli uomini e della loro immagine sembra conclusa, e noi costretti ad agitarci nel vuoto di un dopo storia. Anche i frammenti di Endoro appaiono sottovuoto come per salvarsi dal rischio di un’ulteriore consunzione”.
Anche la personale dedicata a Jo Endoro è realizzata in collaborazione con Consorzio Delle Residenze Reali Sabaude, Ealixir e Ciacco Arte.

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