Riccarda Montenero. Habités par la peur


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A Palazzo Ducale di Genova, fino al 23 dicembre Riccarda Montenero espone le sue opere nella mostra “Habités par la peur”, realizzata a cura di Virginia Monteverde.
Una sequenza di settantacinque opere fotografiche si distende a parete, articolandosi in cinque serie sintomaticamente intitolate Gestes de la peur/Gesti della paura, Désir qui se brise/Desiderio che si spezza, Mutisme du mot/Parola muta, Panique du corps/Panico del corpo, Loi du poing/Legge del pugno. Sequenza di enunciati e sensazioni che afferiscono tanto alla dimensione fotografica che a quella filmico/teatrica.

Riccarda Montenero, Habités par la peur, Palazzo Ducale, Genova

In una società di massa globalmente consumistica, massmediaticamente manipolata, insidiosamente permeata da una microfisica del potere, di visione foucaultiana, l’artista lavora a una formalizzazione dell’icona della paura atta a creare effetti di resistenza, consapevolezza dei propri diritti sociali e civili, potenzialità critica nei confronti di stati di sorveglianza, tracciamento identitario, distanza sociale.
Protagonista del ciclo in mostra Habités par la peur, 2019-2021, è il gioco di tensioni volumetriche in uno spazio/tempo di complicità tra luci e ombre, opacità e trasparenze, presenze corporee visibili e altre dissimulate. Una poetica del vissuto è ravvisabile anche nelle variazioni cromatiche, sui toni caldi, del rame, dell’ottone, del ferro ossidato, delle ocre dorate e bruciate. Nei primi piani mossi di Panique du corps si percepiscono perfino un luminismo e un colorismo riconducibili alla pittura veneta. Scaturisce da un consolidato rapporto di scambio tra l’artista Riccarda Montenero e la videoasta Teresa Scotto di Vettimo, la versione in cortometraggio, interpretata da Laurent Borel, intitolata Habillés par la peur – Visions d’un visiteur ordinaire/Vestiti di paura-Pensieri visionari di un visitatore ordinario, in cui, tra essere e apparire, tra immaginario maschile e ironia femminile, si opera uno slittamento del senso dell’abitare/Habiter nel senso del vestire/Habiller. Sottolinea Viana Conti.

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