È il MAS, Museo d’Arte e Scienza di Milano che, fino al 31 gennaio 2023, accoglie la mostra fotografica di Anna Alberghina (Torino, 1960) con una galleria di 100 ritratti che esplorano le infinite sfaccettature dell’essere donna nelle culture non globalizzate. Celebrando la bellezza, l’originalità e i valori profondi che le donne custodiscono, spesso al prezzo di grandi sofferenze. Un universo sospeso, che la globalizzazione rischia di far esplodere.
Anna Alberghina, fotografa globetrotter, viaggia da 40 anni alla ricerca di popoli “intatti” per conservarne una traccia che li sottragga all’oblio e li propone con un viaggio attraverso volti, occhi, pitture corporee, monili, tradizioni perse nella notte dei tempi.
Questa mostra è realizzata con il supporto dell’Associazione “Libertà di essere Donne Vive” e la casa editrice Magenes Editoriale, a cui si deve anche il volume d’arte pubblicato in questa occasione.
Dalle donne Aftar, di casa negli scenari da inferno dantesco della Dancalia (tra Etiopia, Eritrea e Gibuti), alle eredi dei Maya che vivono nella Sierra de los Cuchumatanes, in Guatemala; dalle ragazze Rabari nei villaggi del Gujarat, il distretto più occidentale dell’India, ai visi orientali delle donne di etnia Miao, nello Yunnan, una regione della Cina il cui nome significa “a Sud delle nuvole”.
Le fotografie in mostra, stampate su carta cotone, si possono anche acquistare (una parte del guadagno andrà a finanziare l’Associazione Donne Vive).