Umberto Lilloni. Acqua


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Fino al prossimo 8 gennaio, presso l’Acquario Civico di Milano, è allestita la mostra “Acqua”, a cura di Elisabetta Polezzo, dedicata al pittore Umberto Lilloni (1898-1980) e composta da 30 dipinti realizzati dall’artista tra gli anni Trenta e gli anni Settanta, tutti dedicati a paesaggi acquatici.
L’interesse di Lilloni per l’acqua trova origine negli anni della prima guerra mondiale, quando il giovane artista è arruolato nei reparti d’assalto della fanteria.

Risale, infatti, a quel periodo un episodio drammatico che lo vede protagonista, sul Piave, quando a causa dell’improvviso ingrossamento del fiume fu separato dai suoi commilitoni e ne ascoltò per tutta la notte, inerme, le invocazioni d’aiuto. Questo ricordo doloroso giustifica e testimonia, da parte di Lilloni, le ragioni di una fuga dall’orrore della guerra per trovare conforto in una produzione fiabesca.
Nel 1939 l’importanza del tema “acqua” nella pittura di Lilloni è individuata dal giornalista e scrittore Emilio Radius che, nei suoi scritti, sottolinea come le acque siano rappresentate “con una Sapienza che ha dell’allegorico”.
In sintonia con queste suggestioni, l’acqua è il filo conduttore della mostra presentata in Acquario, progettata con l’obiettivo di trasportare il visitatore nel mondo lieve e confortante della poetica lilloniana, per fargli scoprire come questa sia il contraltare e il rifugio di un animo turbato.
Sono esposte opere provenienti da diverse collezioni, tra cui quelle del patrimonio artistico del Banco BPM che rappresentano la Milano ottocentesca con i suoi Navigli, oltre alle più note vedute marine e ai paesaggi urbani affacciati sull’acqua, nonché le vedute montane con torrenti impetuosi e i placidi laghi lombardi.
L’esposizione è promossa dal Comune di Milano Cultura e dall’Acquario – Civica Stazione Idrobiologica.

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