Il Gioco Riflesso vs3


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Alla Galleria Nazionale, Palazzo Arnone di Cosenza, fino all’8 ottobre è ospitata la IIIa tappa della mostra collettiva “Il Gioco Riflesso”, che coinvolge una molteplicità di artisti dalle differenti formazioni, che si cimentano con la tematica del gioco attraverso un’originale e costante sperimentazione, realizzata a cura di Aurelia Nicolosi, Marilena Morabito, Floriana Spanò. Alla leggerezza, alla creatività e alla voglia/bisogno di relazionarsi tra individui fa da contrappasso il bisogno psicologico in cui il gioco stesso diventa riflesso dell’uomo, libero da condizionamenti esterni e sociali. Gli artisti presenti in mostra sono: Dario Agrimi, Blink, Stefano Bolcato, Simona Cavaglieri, Ninni Donato, EPVS, Marica Fasoli, Angelo Gallo, Cristina Mangini, Susy Manzo, Lorenzo Pacini, Salvo Rivolo, Massimo Sirelli, Marco Stefanelli.

Le opere costituiscono il riflesso di esperienze individuali e collettive, specchio dell’io in relazione con l’ambiente esterno e la società. Esse si modificano di volta in volta, toccando in maniera trasversale la manifestazione delle proprie emozioni, il confronto con gli altri e il raggiungimento del benessere individuale.
Il gioco diventa riflesso: è lo specchio di quello che siamo, delle nostre rielaborazioni cognitive e dei nostri istinti, anche quelli più oscuri. La mostra narra, quindi, un racconto collettivo che esplicita in chiave poetica, ironica, sarcastica e metaforica il gioco, che gli artisti intraprendono ed esprimono attraverso la fotografia, la pittura, la scultura, le installazioni, creando universi paralleli dove i ricordi dell’infanzia si mescolano agli sguardi disincantati dell’età adulta: dalle provocatorie opere di Dario Agrimi alle immagini dark di Blink Circus, dalla prossemica evocativa di Simona Cavaglieri alle forme/ombre parietali di Lorenzo Pacini, dai girotondi solidali di Cristina Mangini agli origami astratti di Marica Fasoli, dalle scomposizioni di immagine di EPVS alle nostalgiche composizioni in carta di Susy Manzo, dai fanciulli temerari e non sempre spensierati di Salvo Rivolo alla metaforica balena di Ninni Donato, dai lego storicizzati di Stefano Bolcato alla forza creativa di Massimo Sirelli, dal gioco di difesa di Angelo Gallo fino a giungere al percorso sensoriale sonoro di Marco Stefanelli. Una mostra, pertanto, dai molteplici linguaggi che tenta di offrire degli spunti di riflessione per scavare nell’io più profondo e per indurre lo spettatore a una riconciliazione con se stesso e con il mondo circostante, poiché solo nell’uomo autentico si nasconde un bambino che vuole giocare (Friedrich Nietzsche).

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