Samanta Sollima. GirovagArte


Stampa

Dalla periferia al cuore di Roma, la “bellezza accessibile” della capitale è proposta da Samanta Sollima nei 42 ritratti di persone con disabilità da lei firmati e ospitati, fino al 20 novembre, al Museo di Roma in Trastevere nella mostra fotografica “GirovagArte”, un progetto dell’Associazione di Promozione Sociale senza fini di lucro Handicap Noi e gli Altri.
L’esposizione è promossa da Roma Culture – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Servizi museali Zètema Progetto Cultura.


Una mostra per raccontare le emozioni dell’incontro con l’arte ma anche l’avventura nel ridisegnare una mappa della cultura accessibile a Roma attraverso il progetto GirovagArte, il programma di visite guidate dell’Associazione Handicap Noi e gli Altri nato nel 2018.
Nei ritratti di Samanta Sollima emergono le sensazioni vissute nel profondo dai visitatori e delle loro famiglie nella cornice delle tappe toccate in quattro anni: dai Musei Capitolini al Museo di Roma in Palazzo Braschi, al Chiostro del Bramante e la Basilica di San Paolo Fuori le Mura, a cui si aggiungono i Musei di Villa Torlonia, la Centrale Montemartini e i Mercati di Traiano Museo dei Fori Imperiali; ma anche l’Abbazia di San Nilo a Grottaferrata e la street art di Tor Pignattara. Destinazioni scelte non solo per la loro varietà, storia e bellezza ma anche basandosi sul criterio dell’accessibilità, selezionando e mappando, quindi, quei luoghi il cui impianto risulta più facilmente accessibile alle persone con disabilità motorie.
Il progetto, ideato da Rocco Luigi Mangiavillano dell’Associazione Handicap Noi e gli Altri, attiva da 35 anni sul territorio di Tor Bella Monaca, è nato per promuovere la fruizione e l’accessibilità presso i luoghi della cultura e dell’arte di Roma e dintorni, per le persone con disabilità, svantaggio socio-economico e con forte rischio di emarginazione ed esclusione sociale. Con questa iniziativa, realizzata anche grazie al sostegno economico riconosciuto dall’Otto per mille della Chiesa Valdese, l’Associazione ha voluto intessere connessioni tra periferia e centro, usando l’arte come medium e affidando alla bellezza il compito di abbattere le barriere invisibili che determinano dinamiche di emarginazione ed esclusione sociale.

Share Button