Al Museo Revoltella, Galleria d’arte moderna di Trieste, fino al 9 ottobre è allestita la mostra “Attraverso il volto. Autoritratti dalle collezioni del Museo Revoltella”, a cura di Susanna Gregorat, composta da una selezione di opere, in gran parte inedite al pubblico, della collezione di autoritratti del museo, che nella sua totalità conta circa 120 dipinti.
La mostra fa parte dell’ampio e articolato progetto espositivo avviato in questi mesi dall’ERPAC FVG dedicato al tema del ritratto e dell’autoritratto d’artista ed è la quarta iniziativa del progetto.
I sessanta autoritratti già proprietà Hausbrandt non esauriscono tuttavia l’intera collezione di questo genere ritrattistico al Museo Revoltella che, negli anni Cinquanta, comprendeva già oltre una ventina di pezzi, prendendo origine fin dai primissimi anni di vita del museo, nel 1884, con la donazione dell’Autoritratto (1851) circolare del pittore piranese Cesare Dell’Acqua. Nei decenni che seguirono e fino al 2013, con l’arrivo in collezione dell’Autoritratto (1937) di Felicita Frai, la raccolta degli autoritratti del Museo Revoltella si è ingrandita ulteriormente fino a comprendere ben centoventi dipinti.
In occasione di questa iniziativa, il Museo Revoltella coglie pertanto l’opportunità di esporre al pubblico l’altra “metà”, pressoché inedita, della sua straordinaria collezione di autoritratti, costituitasi in un secolo e mezzo di vita del museo.
L’arco temporale in cui si inseriscono le opere in mostra si estende dal 1840, con l’iconico Autoritratto di Giuseppe Tominz fino alla metà degli anni Settanta del Novecento, con il delicatissimo autoritratto della ‘magnetica’ Leonor Fini. Ai nomi certamente più conosciuti del panorama artistico locale, quali Augusto Tominz, Cesare Dell’Acqua, Umberto Veruda, Arturo Fittke, Ruggero Rovan, Giuseppe Barison, Leonor Fini, Silva Bernt, Cesare Sofianopulo, Piero Marussig, si accostano le figure di artisti locali meno noti al pubblico, come Francesco Guerrini, Edoardo Variano, Franco Cernivez, Riccardo Carniel. Tra gli artisti ‘forestieri’, di particolare interesse e originalità per la loro valenza artistica interdisciplinare, vi sono il toscano Enrico Sacchetti e il lombardo Giuseppe Novello. Del grande artista napoletano Vincenzo Gemito, infine, figura di spicco della scultura di matrice verista del secondo Ottocento, il Museo Revoltella conserva, oltre alla rinomata scultura del Pescatoriello, un incisivo Autoritratto a penna e matita, decisamente avvincente per la sua espressività.
Tra le curiosità di questa raccolta si segnala inoltre la donazione di sette autoritratti, effettuata nel 1972 dal colonnello Antonio Fonda Savio, personaggio illustre nel territorio del Friuli Venezia Giulia, nonché consorte di Letizia Svevo, genero dello scrittore Italo Svevo.