A Roma, a Palazzo Carpegna, sede dell’Accademia Nazionale di San Luca, fino al 30 luglio è allestita la mostra di Grazia Toderi “Marco (I Mark We Mark)”, realizzata a cura di Marco Tirelli.
La mostra, che si snoda nelle sale del piano terra di Palazzo Carpegna, lungo il portico del cortile e sulla rampa di Borromini, esemplifica le numerose tecniche utilizzate dall’artista, dalla proiezione luminosa all’immagine fotografica, dalle mappe al disegno, nella ricerca di quella che l’artista definisce “vita”, nella sua accezione più ampia: terra, cosmo e corpo umano.
Il progetto espositivo scaturisce dall’invito rivolto nel 2019 dall’artista al fratello agronomo, Marco Toderi, a realizzare una serie di immagini di materie e terre desertiche, scelte e “marcate” dal suo passaggio e dal suo sguardo. Ne è poi derivato anche uno scambio di reciproche riflessioni su terra e aria, su acqua e fuoco. Sugli elementi che rendono possibile la vita. Racconta l’artista: “Passo quasi tutto il mio tempo a stratificare le immagini che ho scattato, una sull’altra. Ogni singolo fotogramma si trasforma in un altro, appena appena diverso, e così via, moltiplicandosi in migliaia di altri fotogrammi che corrono luminosi su una superficie e nel tempo. È così che nascono le mie proiezioni video”. Grazia Toderi è una delle artiste più rappresentative del panorama italiano ed internazionale. Giovanissima, nel 1993 espone alla sezione Aperto ’93 della Biennale di Venezia per poi tornarvi nel 1999 (vincendo il Leone d’Oro) e nel 2009. Molte le mostre in spazi pubblici e musei tra cui: Castello di Rivoli, Torino, Fundació Joan Miró, Barcellona, Museo Serralves, Oporto, Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington D.C., Maxxi, Roma, Mart, Rovereto.