Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani #4


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Quella di Agrigento, al MARAG, Museo Archeologico Regionale P. Griffo e la Biblioteca Lucchesiana fino al 4 settembre, è la quarta tappa della mostra itinerante “Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani”, che parte dell’omonimo progetto articolato e cross-disciplinare, dall’approccio integrato, orizzontale e inclusivo in cui si coniugano attività espositiva ed educativa con l’obiettivo di fornire un’educazione permanente in tema di diritti umani.

La promuove l’Associazione Genesi, in collaborazione con il FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano ed è una mostra itinerante, a cura di Ilaria Bernardi.
La mostra presenta le opere della nuova raccolta d’arte contemporanea Collezione Genesi, nata per volontà di Letizia Moratti e sviluppatasi grazie a Clarice Pecori Giraldi che ne ha curato le acquisizioni, con l’obiettivo di dare vita e voce a una selezione molto rappresentativa di opere e artisti capaci di parlare al pubblico delle questioni più urgenti in tema di diritti umani.
L’idea da cui origina la concezione di Progetto Genesi, del quale la mostra fa parte, è che l’arte contemporanea possa assumere il ruolo di ambasciatrice dei diritti umani.

Il percorso itinerante della mostra – che dopo Varese, Assisi e Matera, tocca ora Agrigento – è pensato per respirare insieme a un ricco programma di attività educative rivolte al pubblico di tutte le età e a un ciclo di dodici conversazioni online realizzate in collaborazione con l’Università Cattolica. Le città scelte sono tutte di grande rilevanza dal punto di vista del patrimonio storico-artistico e ambientale, sono siti del patrimonio mondiale UNESCO e sede di Beni del FAI. Inoltre, in ogni città la mostra ha aperto i propri battenti in occasione di una importante Giornata Internazionale o Mondiale indetta dall’ONU per promuovere tematiche legate ai diritti umani.

La mostra itinerante individua all’interno della Collezione Genesi sei principali sezioni tematiche nelle quali questo messaggio viene declinato dalle opere: La memoria di un popolo: le tradizioni e la storia di ogni comunità come memoria collettiva da preservare in quanto elemento identitario fondamentale; Un’identità multiculturale: identità molteplici e l’importanza del dialogo, dell’interscambio e del rispetto reciproco tra culture; Le vittime del Potere: le violenze perpetrate o tollerate, in alcune aree del mondo, dagli stessi governi sui propri cittadini, vittime di costrizioni, censure, genocidi, guerre, sfruttamento; Il colore della pelle: i pregiudizi e le ingiustizie che colpiscono le persone sulla base del colore della pelle negli Stati Uniti; La condizione femminile: il ruolo della donna all’interno di contesti, privati o pubblici, in cui la supremazia maschile è ancora presente; La tutela dell’ambiente: i danni causati dalle attività umane all’ecosistema e l’urgenza di preservare l’equilibrio tra umano e natura mediante uno sviluppo sostenibile.
Il percorso studiato per Agrigento si snoda tra il Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” e la Biblioteca Lucchesiana. Al Museo Archeologico la mostra si sviluppa nelle sale che si affacciano sulla Sala Zeus e all’interno della Sala Zeus stessa, dove è custodito l’unico esemplare intero di Telamone, una delle maestose statue alte 7,7 metri che sostenevano il grande Tempio di Giove Olimpico nella Valle dei Templi di Agrigento (480-479 a.C.).

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