Guido Harari. Remain in Light


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Allestita nelle sale della Mole Vanvitelliana di Ancona fino al 9 ottobre prossimo, questa è prima mostra antologica sui cinquanta anni di lavoro del fotografo di Guido Harari, curata da Denis Curti.

Il titolo, sfilato al celebre disco dei Talking Heads, Remain in Light, è forse una dichiarazione di intenti, un imperativo, o piuttosto un augurio scaramantico “Restare in luce” è più dell’esortazione che il fotografo indirizza ai suoi soggetti prima di far scattare l’otturatore: è soprattutto una preghiera, perché la memoria di quanto si è voluto fissare non evapori.
Remain in Light è un diario di incontri, un caleidoscopio dei momenti di una vita da osservatore di mestiere (o per sensibilità), un percorso che svela un incredibile scrigno di passioni e sentimenti. È lo sviluppo di tante storie che gli sguardi di Guido Harari hanno saputo cogliere e fissare.
Oltre 300 fotografie, installazioni, filmati originali e proiezioni, raccontano tutte le fasi della eclettica carriera di uno dei maggiori fotografi italiani: dagli esordi degli anni Settanta come fotografo e giornalista in ambito musicale, ai ritratti intesi come racconto intimo degli incontri con i maggiori artisti e personalità del suo tempo, da Fabrizio De André a Bob Dylan, Vasco Rossi, Lou Reed, Kate Bush, Paolo Conte, Ennio Morricone, Renzo Piano, Wim Wenders, Giorgio Armani, Carla Fracci, Greta Thunberg, Dario Fo e Franca Rame, Rita Levi Montalcini, Zygmunt Bauman, Josè Saramago, fino all’affermazione di un lavoro che nel tempo ha incluso editoria, pubblicità, moda e reportage.
La visita alla mostra è guidata da un’audioguida con la voce narrante dello stesso Harari, con videointerviste e il documentario di Sky Arte a lui dedicato, per entrare nel cuore del suo processo creativo.
La mostra è promossa dal Comune di Ancona e La Mole, in collaborazione con Rjma progetti culturali, Wall Of Sound Gallery e Maggioli Cultura, col contributo speciale del main sponsor MAN Truck & Bus Italia.

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