Gianni Valbonesi. Dalle cose altri miraggi


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Con la mostra antologica “Dalle cose altri miraggi”, fino al 19 giugno nel complesso conventuale San Paolo di Modena, Gianni Valbonesi racconta i suoi sessant’anni di collages e di avventure, con l’intento di proporre una ricostruzione critica dell’intera carriera dell’artista, profondamente legato alla città di Modena, dove risiede da sempre e lavora ancora oggi, a pochi passi dal centro storico e dal Complesso stesso.

Gianni Valbonesi, Bleu Charlemagne, 2020, collage e assemblage, cm72x102


Il percorso espositivo comprende una novantina di opere, di cui venti inedite, particolarmente rappresentative di una ricerca che, nella tecnica del collage, ha trovato il suo linguaggio d’elezione, in un dialogo continuo tra materiali e supporti, tra evocazioni ed emozioni, tra fantasia e realtà. Frequenti, i riferimenti a Paul Klee per la capacità di conferire esistenza all’immagine, a Kurt Schwitters per la tecnica combinatoria degli assemblaggi fatti con i materiali più disparati, a Jean Dubuffet per la ritrovata gioia del fare, per l’esigenza vitalistica di cui l’opera deve connotarsi e ad altri protagonisti della storia dell’arte internazionale.
Nelle opere di Gianni Valbonesi sono presenti carte di ogni tipo (spartiti, biglietti, etichette, strappi), accanto ad una miriade di oggetti che sembrano caduti inavvertitamente dalle tasche del tempo: tappi, brugole, bottoni. E ancora foglie d’acero, velluti, cordini, schegge di specchi e porcellane: il gesto artistico li salva, reintegrandoli in una nuova totalità dominata dalla meraviglia e dall’incanto del colore.
Organizzata da Arci Modena e da Eros Valenti con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Modena e Comune di Modena, l’esposizione è realizzata con il contributo di Ing. Ferrari S.p.A. (main sponsor), BPER Banca (main sponsor), Assicoop UnipolSai, Camera di Commercio di Modena, Parmigiano Reggiano, Coop Alleanza 3.0. La mostra è accompagnata da un catalogo stampato da TEM Modena by Artestampa Fioranese con contributi critici di Mario Bertoni e Luciano Rivi e ricco apparato iconografico. Allestimento curato da Giorgio Tavernari (DaFsrls) con la consulenza di Fausto Ferri.
Durante il periodo espositivo, saranno organizzati incontri con l’artista, visite guidate, tavole rotonde ed iniziative dedicate agli studenti degli istituti d’arte.

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