L’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia, con il supporto della Michael Werner Gallery, promuove Markus Lüpertz: Palazzo Loredan, una mostra di recenti dipinti e sculture del rappresentativo artista tedesco (nato nel 1941 a Liberec, Boemia), esposta fino al 7 agosto prossimo. La ricca biblioteca storica e le sale dello straordinario Palazzo Loredan in Campo Santo Stefano offrono un ambiente unico e inaspettato per osservare le opere dell’artista.
Fra gli artisti contemporanei più importanti ed influenti nell’Europa del secondo dopoguerra, Lüpertz è impegnato in un dialogo critico con i pittori del passato.
L’artista ha affermato: “Vivo con artisti che costantemente recupero dai recessi della storia, e poi diventano parte della mia vita quotidiana, sono i miei compagni, esistono per me. Li affronto come se fossero vivi”.
Evocando figure dai dipinti di Rubens, Poussin, David, Puvis de Chavannes, Courbet, Manet e altri e ricollocandole in contesti contemporanei, Lüpertz crea un’arte completamente nuova. Ancora l’artista: “Oggi l’avanguardia è diventata un credo con i propri rituali. Mi piace andare oltre e definire qualcosa di nuovo e unico. Per questo mi rivolgo spesso ai grandi maestri del passato.”
L’opera più recente di Lüpertz attinge dalla storia dell’arte, esplorando le storie bibliche di Caino e Abele, Adamo ed Eva o l’iconografia di San Sebastiano, nonché l’antico mito di Dioniso. Oltre a indagare soggetti tradizionali, l’artista reinterpreta figure retoriche storico-artistiche e filosofiche quali l’allegoria, la meditazione sulla mortalità e l’idilliaca utopia dell’Arcadia.
Negli ultimi anni sono state presentate importanti esposizioni personali dell’artista presso l’Hirshhorn Museum e la Phillips Collection di Washington; il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris; il Museo Statale dell’Ermitage, San Pietroburgo; Kunst- und Austellungshalle der Bundesrepublik Deutschland, Bonn; Haus der Kunst, Monaco di Baviera; e Gemeentemuseum, L’Aia. Una grande retrospettiva si è recentemente conclusa presso il Museo d’arte moderna di Mosca.
A corredo della mostra è stato pubblicato un catalogo completo con testi dello storico dell’arte Eric Darragon in inglese, tedesco, francese e italiano.