L’Inferno Divino


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“L’Inferno Divino” è il titolo della mostra di Corrado Veneziano, realizzata a cura di Francesca Barbi Marinetti con la collaborazione di D.d’Arte e il coordinamento nell’allestimento di Abitare Canario, ospitata nello Spazio Filatelia di Firenze fino al 19 aprile.

La mostra è composta da dodici opere, dedicate all’Inferno dantesco: dodici lavori su tela (di medie e grandi dimensioni)  che fanno parte del ciclo “ISBN Dante e altre visioni” e che sono stati realizzati dall’unico artista vivente dell’ampio programma ministeriale Dante 700. Tra questi “L’Inferno, evocando Buffalmacco”, ispirato a un affresco del Camposanto di Pisa. Il quadro è stato scelto lo scorso settembre da Poste Italiane, MISE, MEF e Poligrafico e Zecca dello Stato per farne il soggetto del francobollo dedicato all’Inferno della Divina Commedia di Dante, in occasione dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta. Unico caso in cui è stata utilizzata per un francobollo un’opera già esistente di un autore contemporaneo.

Il periodo scelto per questo nuovo importante appuntamento culturale è particolarmente evocativo, sovrapposto idealmente al viaggio tra Inferno e Paradiso, e include la Giornata Internazionale dedicata a Dante Alighieri, il Dantedì,  che ricorre il 25 marzo.

Non è la prima volta che Firenze accoglie le opere del maestro Veneziano. Già lo scorso anno aveva ospitato in anteprima assoluta, nella Biblioteca Nazionale, alcuni dipinti del progetto “ISBN Dante e altre Visioni”. Il progetto di Veneziano ha avuto poi un respiro internazionale, perché subito dopo e contestualmente molte istituzioni culturali nel mondo hanno presentato in anteprima una sua opera a tema dantesco: il Municipio di Los Angeles e la Galleria Nazionale di Lanzhou; l’Università Cattolica di Lublino, il Museo Statale Ossoliński di Breslavia,e il Teatro Nazionale di Bucarest; il Ministero degli Esteri di Algeri, la Fondazione Nicola Ghiuselev di Sofia e l’Università Statale di Siviglia; il Cercle K2 di Parigi, la Art-Imena Gallery di San Pietroburgo e la Fondazione della Camara de Comercio Italo-paraguaya di Asunción, che promuove la cultura italiana in Paraguay e in America Latina. Subito dopo la mostra è stata presentate in modo integrale nei Porticati del Conservatorio e dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia a Roma.

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