Elena Giustozzi. Inside


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Nei Musei Civici, Palazzo Buonaccorsi di Macerata, fino al 27 febbraio 2022 è allestita la mostra della vincitrice del Premio Pannaggi, Elena Giustozzi, realizzata dall’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi in collaborazione con il Comune di Macerata, Macerata Musei, Macerata Culture insieme alla Regione Marche, con il patrocinio dell’Università di Macerata, dell’Accademia di Belle Arti, della Fondazione Carima e del Comune di Recanati

Ideato dall’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi e rivolto agli artisti emergenti under 40 della Regione Marche, il Premio Pannaggi / Nuova generazione offre a giovani di talento l’opportunità di far conoscere e implementare il proprio lavoro in ambito nazionale e internazionale
Alla sua quarta edizione, dopo Marco Cingolani, Michele Carbonari e Serena Vallese, la commissione selezionatrice ha assegnato il Premio ad Elena Giustozzi con la seguente motivazione: “la sua ricerca costante e rigorosa riporta la pittura al massimo grado dell’espressione artistica, sia come potente antidoto al sovraccarico del contingente, sia quale peculiare dispositivo per leggere nei segreti della natura che custodisce anche il senso della nostra esistenza”.
Curata da Paola Ballesi, la mostra rientra nell’ambito della Rassegna Contemporanea.mente; essa offre al pubblico opere raffinate e suggestive frutto di una pittura colta e sapiente che dà vita a delicati mondi racchiusi in una superficie specchiante, vasche da giardino in cui ristagna acqua piovana che rinserra un microcosmo di fiori, foglie, pollini, e piccoli insetti. Insoliti scorci e dettagli minuti descrivono il gioco tra i piani che l’acqua, invisibile presenza, rivela, insieme alle ombre del mondo esterno, che si disegnano con sagome sorprendenti, in un incessante dialogo tra l’esterno e l’interno, il sopra e il sotto, il vicino e il lontano, il dentro e il fuori, dove ogni elemento si trova in connessione col tutto, parte inscindibile di un unicum vitale, mobile, in continuo divenire.
Sono opere che mostrano la vocazione dell’artista per il linguaggio della pittura che declina con diverse tecniche che vanno dalla fotografia, al video e all’installazione, pur riservando alla sensibilità pittorica il ruolo centrale della sua produzione artistica.
Il catalogo bilingue che racconta la mostra, oltre ai saluti di autorità e sostenitori del Premio, raccoglie un testo della curatrice Paola Ballesi e un intervento critico di Roberto Cresti, professore di Storia dell’Arte contemporanea presso l’Ateneo di Macerata.

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