Eterotopie. Non Luoghi, Loghi, Codici, Alterazioni


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Con questo titolo ha luogo la prima antologica di Corrado Veneziano, presso Palazzo Malvinni Malvezzi di Matera, fino al 10 gennaio 2022, realizzata a cura di Francesca Barbi Marinetti e Raffaella Salato, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Matera, Assessorato alla Cultura
 e con il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Matera
 e del FAI Basilicata e di Matera.

Comunque la si interpreti, è certo che l’arte figurativa di Corrado Veneziano esprime, sia pure con delicatezza, un’irrefrenabile esigenza di entrare in una relazione con lo spettatore, a cui sembra chiedere di respirare insieme per trovare il linguaggio corretto, di creare insieme il quadro.

In questa occasione Veneziano, nativo di Tursi, torna così alla sua terra d’origine, la Lucania, da cui è partito il viaggio che ha poi portato le sue opere in musei nazionali e comunali di tutto il mondo: dalla Cina a San Pietroburgo, da Parigi a Cracovia, Amboise, Los Angeles, Bruxelles, Algeri, Tunisi, Granada. E naturalmente Roma, dove il Maestro attualmente vive e lavora.

Corrado Veneziano, La campana

In mostra sono esposte 99 opere, appartenenti a differenti periodi e cicli pittorici. Tutte testimoniano che “la spinta creativa di Corrado Veneziano proviene da una sussurrata ma non meno potente esigenza di scuotimento e provocazione”. Ad affermarlo è Francesca Barbi Marinetti che spiega: “L’occasione di una estesa mostra monografica evidenzia quanto il filo d’oro della sua ricerca sia una coarticolazione dell’immaginario e dei codici linguistici in un contesto armoniosamente visionario, capace di produrre nuovi sentieri di pensiero interpretativo”.

Arriverà invece a mostra iniziata il celebre quadro “L’Inferno, evocando Buffalmacco”, presente precedentemente in altra esposizione. Ispirato a due affreschi dell’artista coevo di Dante, presenti nel cimitero monumentale di Pisa. L’opera è stata scelta dalla Commissione composta da alcuni esperti, MISE, Poste Italiane, MEF e Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, per farne il soggetto di un francobollo nell’emissione dedicata a Dante per la ricorrenza dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta; unico caso nella storia filatelica italiana in cui per un francobollo è stato utilizzato un dipinto già esistente di un autore contemporaneo vivente.

Nella ricchissima antologica di Veneziano sono inoltre visibili i suoi numerosi volumi (pubblicati con Laterza, Giunti, Meltemi, Besa), nonché stralci dei suoi lavori televisivi di regista realizzati per la RAI.

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